(F. Balzani) – La lista è pronta da un po’ e l’identikit sembra ben chiaro: un bomber internazionale che non guadagni uno sproposito, attacchi la profondità e aiuti la squadra. Insomma: un nove e mezzo alla Tevez. Dopo la qualificazione in Champions è questo il desiderio di Garcia, che a metà giugno incontrerà Pallotta a Roma per fare il punto sul futuro. Il sogno resta Higuain (destinato però all’estero) mentre Dzeko, bravo ad attaccare sia sul primo che sul secondo palo, forte di testa, buon tiro da fuori e discreta partecipazione al gioco offensivo, ha il nodo- ingaggio: 7 milioni. Decisamente troppi.
Ne guadagna solo 2,5, invece, Benteke che come caratteristiche tra i nomi in circolazione (Jovetica parte) si avvicina di più a Totti. Il nome del belga, valutato 25 milioni, è quello che intriga di più Sabatini ma sull’attaccante dell’Aston Villa è piombato il Chelsea per il dopo Drogba. I Blues monitorano anche Jackson Martinez, richiesto lo scorso anno da Garcia. Più fattibili le operazione che portano a Bacca e Gignac.
Il gigante del Marsiglia è addirittura a parametro zero e a Roma ritroverebbe Ayew che nei prossimi giorni si farà vedere a Roma per la firma sul contratto. Che il mercato sia sempre più a marchio Garcia lo si capisce anche da altre operazione ben avviate: Digne (terzino sinistro del Psg, ex-Lilla) potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto, Keita rinnoverà la prossima settimana e in porta sarà preso un estremo difensore con una discreta esperienza italiana (Handanovic e Neto in pole).
A centrocampo piace Banega del Siviglia che arriverebbe solo in caso di partenza di Nainggolan sempre più vicino al riscatto. Speranze anche per Bertolacci mentre Destro andrà di nuovo in prestito. Tuttavia non tutti a Trigoria sono d’accordo sul lasciare pieni poteri a Garcia. Per esempio non sarà solo il tecnico a scegliere lo staff medico e atletico, soprattutto dopo la brutta esperienza con Rongoni. Alla Roma non dispiace Massimo Neri, oggi al Catania e preparatore storico delle squadre di Capello.