I Mondiali Fifa del 2022 in Qatar nell’occhio del ciclone: non solo per le recenti indagini dell’Fbi, relative all’assegnazione della sede da parte dell’organo mondiale del calcio, ma anche per lenumerosissime morti dei lavoratori sfruttati nei cantieri di costruzione degli stadi, costretti a lavorare in condizioni pessime e con misure di sicurezza insufficienti.
Il Washington Post ha pubblicato un’infografica che mostra il numero dei morti coinvolti nella preparazione dei Mondiali in Qatar, messi a confronto con altri eventi sportivi internazionali che si sono svolti in questi ultimi anni. Le stime comprendono la morte di tutti i lavoratori migranti dopo l’annuncio della candidatura del Qatar nel 2010, ma i numeri potrebbero essere anche peggiori: un rapporto della International Trade Union Confederation ha stimato 1.200 morti finora, con un massimo di 4 mila ulteriori decessi entro il 2022.
Il confronto con i decessi delle altre manifestazioni sportive prese in esame è impietoso: si passa dai 60 morti nelle Olimpiadi Invernali di Sochi nel 2014 ai 10 dei Mondiali Brasiliani dell’anno scorso, fino ai 6 delle olimpiadi di Pechino del 2008. Numeri esigui se messi a confronto con gli attuali 1200 morti del Qatar. Una situazione grave, che alimenta ancora di più i timori di corruzione nell’assegnazione dei Mondiali al ricco stato del Golfo, privo di cultura calcistica e nel quale non vengono rispettati i principi umani fondamentali, come messo in evidenza un recente report di Amnesty International sulle continue violazioni dei diritti umani della manodopera migrante impegnata nella costruzione degli stadi e delle infrastrutture.
Le autorità svizzere, alla luce dell’inchiesta del Dipartimento di Giustizia americano, hanno intanto annunciato una nuova indagine nel processo di assegnazione che ha assegnato la coppa al Qatar.
Fonte: Adnkronos