(M. Monti) – Maicon in campo a Trigoria, ma non per il derby. Il brasiliano si è rivisto, dopo tre mesi di assenza, allenarsi con il gruppo: Rudi Garcia sa, però, di non poter fare affidamento sul suo apporto di carisma per la sfida Champions contro la Lazio. Per la conquista del secondo posto il francese ha deciso di ricorrere alla formula del ritiro-light. Mentre la società continua i progressi sul fronte stadio per la posa della prima pietra.
RITIRO LIGHT, SPECIE NEL WEEKEND – Ha funzionato la condivisione di più tempo e spazi al Fulvio Bernardini durante la scorsa settimana: con una metodologia ancor più light (la squadra è tornata ad allenarsi soltanto in mattinata dopo la vittoria contro i friulani) Rudi Garcia preparerà la stracittadina senza caricare eccessivamente di responsabilità il gruppo. Nessun ritiro punitivo; niente obblighi se non quello di mantenere un profilo basso, evitando uscite serali e distrazioni eccessive. Sedute regolari durante la settimana, mentre nel weekend i calciatori saranno chiamati a restare al Fulvio Bernardini, per poi trascorrere la notte di domenica nel consueto albergo in centro città. Un modo per continuare a ritrovare le giuste alchimie all’interno dello spogliatoio e per la comodità logistica di poter raggiungere l’Olimpico in pochi minuti, nel pomeriggio di lunedì.
SI RIVEDE MAICON, MA E’ SOLO UN’ILLUSIONE – In campo non si vede dal 3 febbraio, quando la Roma perse all’Olimpico contro la Fiorentina nel ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. A Trigoria è sembrato di assistere ad una sorta di miraggio nel vederlo integrato in gruppo, almeno per la prima parte della seduta di allenamento mattutina: perMaicon, però, i problemi all’articolazione del ginocchio continuano. Non sono bastate le tante visite di consulto a Barcellona dal Professor Cugat. Non sono bastati neanche i quattro cicli di fattori di crescita per tentare di risolvere un problema che ha costretto la società giallorossa ad aprire il tavolo della pianificazione del suo futuro in giallorosso. Si diceva potesse prendere parte alla gara interna contro il Napoli (del 4 aprile), o alla trasferta di Torino nella giornata successiva: niente di tutto ciò. Chi crede – dopo averlo visto circa mezz’ora sui campi del Fulvio Bernardini insieme al resto dei compagni – che il brasiliano possa essere un innesto utile ad affrontare il derby con un’importante integrazione in termini di qualità e personalità, deve fare i conti, però, con una situazione che difficilmente gli permetterà di tornare sui terreni di gioco entro il termine della stagione. E, chissà, che l’estate imminente non possa portare ai saluti, magari consensuali.
STADIO, PANNES INCONTRA MARINO – Se l’area tecnica prosegue il lavoro per il raggiungimento dell’obiettivo della conquista del secondo posto, in società proseguono i lavori diplomatici sul fronte stadio. In Campidoglio si sono visti il CEO dell’impianto di Tor di Valle, Mark Pannes; il Sindaco Ignazio Marino; e gli assessori Caudo e Improta. “Tutto procede nella norma, è solo uno dei tanti incontri programmati con il Comune, con cui lavoriamo assiduamente per la data del 15 giugno“, le parole di Pannes. Proprio per il 15 giugno, infatti, è prevista la consegna del progetto definitivo, condizione necessaria per la posa della pietra: “La scadenza è confermata e ci sarà almeno un altro incontro prima di quella data – ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo – Abbiamo trovato una soluzione adeguata per la Roma-Fiumicino per avere maggiore fluidità e la società ci ha illustrato le modifiche da effettuare per passare dallo studio di fattibilità al progetto definitivo“. Non bisognerà far altro che aspettare: fra 25 giorni il club di Trigoriapotrebbe iniziare quei lavori che Pallotta e co. attendono dal primo giorno del loro innesto nella capitale.