(M. Monti) – Testa bassa e concentrazione. E’ iniziato il ritiro (ad intermittenza) a Trigoria della Roma: dopo l’allenamento la squadra resterà a dormire al Fulvio Bernardini e godrà di un momento di pausa solamente nella serata di giovedì, per poi ultimare il ritiro stesso fino a domenica sera quando, contro l’Udinese, si giocherà una fetta importante di qualificazione diretta alla Champions League. Rudi Garcia, contrario alla formula punitiva, è arrivato a un compromesso con la dirigenza per sollevare la squadra da eccessivi carichi di responsabilità: un vademecum con le linee guida da seguire, più ore al centro di allenamento e la speranza che possa risorgere dalla ceneri di una stagione tanto difficile, quella coesione necessaria a consegnargli una squadra tonica e pronta a perseguire gli obiettivi “imprescindibili” dichiarati da Sabatini. Che, intanto, vola a Milano.
RITIRO A META’ – Un vademecum con gli orari, i comportamenti richiesti a Trigoria in questi giorni (con specifiche indicazioni sull’utilizzo delle piattaforme sociali) e la voglia di stimolare i calciatori a ritornare concentrati con la massima applicazione. E’ quanto consegnato da Rudi Garcia alla squadra al ritrovo al Fulvio Bernardini per i 4 giorni e mezzo di ritiro, deciso dall’allenatore in accordo con la società. Ci si allenerà giovedì alle 9 di mattina (con il pomeriggio libero e l’invito a passare la notte nell’impianto di Piazzale Dino Viola), venerdì pomeriggio e poi sabato, nuovamente di mattina (alle ore 9). La volontà è quella di concedere al gruppo un momento di condivisione lungo, che possa ricreare quello spirito necessario ad affrontare lo sprint finale con il giusto piglio, magari con la speranza di affrontare il derby del 24 maggio senza un’eccessiva pressione data dalle distanze in classifica. Dal secondo posto, si sa, dipendono i prossimi scenari di mercato della società che ha chiamato la squadra a prendere atto della gravità che comporterebbe l’eventualità del non raggiungimento della qualificazione diretta alla Champions.
NO AL RITIRO DIRIGENZIALE, SABATINI VOLA A MILANO – E, proprio a proposito di mercato, Walter Sabatini, nonostante il ritiro imposto alla squadra, si affida alla logica del “chi ha tempo non aspetti tempo”. Se è vero che per i calciatori l’obiettivo deve essere quello di rimanere focalizzati sulla partita che viene, il direttore sportivo ha invece il compito di continuare la pianificazione del mercato estivo e la programmazione tecnica per la prossima stagione. Mentre Pallotta e i suoi collaboratori stanno definendo l‘accordo di sponsorizzazione con Etihad Airways come main sponsor del club e titolare dei naming rights del nuovo stadio (che dovrebbero fruttare circa 30 milioni di euro annui), nella giornata di giovedì, Sabatini è atteso a Milano per una serie di vertici che chiariranno le intenzioni future di alcuni tesserati: su tutti Salih Ucan, il talento turco che poco spazio ha trovato a dispetto delle tante situazioni in cui sarebbe potuto subentrare ai vari infortunati capitati nel corso dell’anno. Il direttore sportivo incontrerà il suo entourage e alcuni intermediari del Bayer Leverkusen: il club tedesco sarebbe intenzionato a calcare le orme dell’operazione che portò Jedvaj in Bundesliga – lo scorso giugno – con la formula del per biennale, poi risolto anticipatamente con il versamento di 8 milioni nelle casse della Roma. Un tesoretto che consentirebbe di rinvestire sul riscatto della seconda metà del cartellino di Radja Nainggolan dal Cagliari, colonna portante del centrocampo targato 2015/2016 che aspetta di essere impreziosito dal ritorno di Kevin Strootman: sulle condizioni e il futuro dell’olandese, però – che continua il percorso di recupero in vista di tornare, almeno, a correre sui campi – tutto tace.