(J. Manfredi) LAZIO, QUANTE RECRIMINAZIONI – La Lazio si mangia le mani. Per le due ghiotte occasioni sciupate per sbloccare la gara in avvio, per non aver saputo concretizzare un’ora di dominio tattico, per non essere riuscita a gestire negli ultimi minuti un pari acciuffato per i capelli all’81’ dopo l’inatteso 1-0 di Iturbe. Le è mancato un pizzico di malizia ed esperienza. Ma non tutto è perduto e sarà bene che al più presto gli uomini di Pioli ritrovino le energie nervose per non perdere anche la terza finale in 10 giorni che un crudele destino le ha posto di fronte in questo finale thrilling di stagione.
PIOLI RILANCIA MAURI, GARCIA CON KEITA – Obbligato a vincere, Pioli ha varato una formazione a trazione anteriore con Mauri riproposto trequartista, il recuperato Biglia in mediana al fianco di Parolo e Lulic abbassato a sinistra in difesa al posto dell’infortunato Radu. Garcia ha risposto con un 4-3-3 dall’atteggiamento difensivo con Florenzi alzato a destra in un tridente dove Iturbe è stato preferito a Ibarbo e con Keita al posto di Pjanic a centrocampo.
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