(M. Pinci) – Leader nello spogliatoio, intoccabile in campo. Eppure un futuro in bilico. Strano caso quello di Radja Nainggolan: la Roma tornata a sorridere sembra sempre più dipendere dal suo centrocampista, il più presente (2.363 minuti) dietro a De Sanctis. Eppure a 5 match dalla fine della stagione il belga non sa ancora cosa lo aspetterà domani. La politica del club è chiara da sempre: davanti a un’offerta irrinunciabile, nessuno è incedibile. Non fa eccezione Nainggolan. Da una parte il cartellino a metà tra Roma e Cagliari. Dall’altra l’adeguamento di contratto: lui chiede 3,5 milioni netti a stagione più bonus, la Roma è restia a concederli. Da tempo s’è mosso il Manchester United: scout del club inglese sono stati due volte all’Olimpico nelle scorse settimane per seguirlo – una durante RomaNapoli – un’altra in BelgioCipro. Con l’entourage del giocatore van Gaal s’è già mosso: manca solo l’offerta alla Roma.
Intanto Totti ha voluto emettere una nota per stimolare la squadra e il club. Parole forti: “Ciascuno di noi, nel suo ruolo, dovrà mettere da parte convinzioni e opinioni sulla stagione. Ora bisogna stare uniti se vogliamo raggiungere il secondo posto, per il bene della Roma. Processi e decisioni sul futuro rimandiamoli a giugno”.
Poi spiega la questione rinnovo: “Mai chiesto di cambiare il contratto. Con proprietà e società siamo in sintonia, io non sarò mai un problema per la Roma. Applaudirò da campo, panchina o tribuna chi indosserà questa maglia, per cui ho sempre sognato il meglio. Il rispetto non deve mai mancare”. Retroscena curioso: mercoledì a Reggio Emilia Garcia aveva deciso di concedere gli ultimi minuti a Balzaretti. Lui era certo di entrare, ma un’espressione di Iturbe ha convinto il tecnico a fare retromarcia.