La stagione è giunta al termine. A dire il vero si è chiusa molto prima: il 19 marzo. Quella è la data di Roma-Fiorentina di Europa League, l’ultimo obiettivo rimasto in piedi dopo aver abbandonato la lotta scudetto a gennaio e la Coppa Italia a febbraio. In quel caso i giallorossi ne presero tre dai viola e si pensò che peggio di così non si potesse andare. In realtà andarono anche peggio, quando la Lazio strappò il secondo posto. Poi l’ordine naturale delle cose è stato ristabilito e il secondo posto matematicamente conquistato è arrivato, anche se soltanto alla penultima giornata nello scontro diretto.
È questo il ricordo più bello della stagione di Rudi Garcia, che ai momenti brutti neanche vuol pensare: “a me piace ricordare solo le cose belle” dice il tecnico francese in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Palermo. Garcia non è poi così drastico sull’annata della Roma e si rimangia i proclami fatti ad inizio stagione, quando parlare di scudetto non era così assurdo. “Noi non abbiamo mai detto che il nostro obiettivo era altra cosa che raggiungere la Champions” – afferma l’ex Lille – “I giornali hanno fatto della Roma un candidato allo scudetto, ma la stagione ha dimostrato che questa divisa è troppo grande per noi. Non serve illudere i nostri tifosi. C’è grande differenza tra obiettivi e ambizioni”. Garcia annuncia anche che giovedì pomeriggio incontrerà Pallotta e gli altri dirigenti a Londra, per fare un punto sulla situazione, compreso il mercato: “Da quando sono arrivato le cose sono state chiare, abbiamo bisogno di vendere per comprare. Sarà ancora così quest’anno, ma saranno il presidente e i dirigenti a darne la certezza”.
Il club sta sondando alcuni giocatori per il mercato estivo. I 50 milioni derivati dall’ingresso diretto in Champions League daranno modo di dare il via alla rivoluzione che si prospetta in casa Roma. Gervinho, Ljajic, Destro, Doumbia, Maicon, sono tutti nomi che dovrebbero lasciare la capitale. Per non parlare di Nainggolan, il cui futuro è ancora in bilico. “Io voglio rimanere e il campo ha parlato per me” – le parole del ‘ninja’ – “Adesso sono loro che si devono fare sentire, non mi posso comprare da solo”. Parole quasi di frustrazione quelle del centrocampista belga, ignaro del suo destino, conteso in primis dal Cagliari (proprietaria dell’altra metà del cartellino), e poi dalla Juventus e dal Manchester United. Anche Andrea Bertolacci non sa in che squadra giocherà la prossima stagione. Le ottime prestazioni di questo campionato hanno attirato gli occhi del Milan e della Fiorentina, ma non della stessa Roma, proprietaria del 50% del centrocampista, che lo lascerebbe riscattare al Genoa, che poi lo girerebbe ad una delle due. In entrata è molto vicino Andrè Ayew, che si è congedato dai suoi tifosi con un appassionato messaggio su Instagram. L’ala ghanese si svincolerà a breve e lascerà l’Olympique Marsiglia a parametro zero. Sarà lui il sostituto di Gervinho.
La partita di stasera darà modo alla squadra di festeggiare il secondo posto davanti ai propri tifosi. Sarà anche un’occasione per chi ha giocato meno di mettersi in mostra, o chi come Skorupski, potrebbe salutare per sempre l’Olimpico. Probabile l’utilizzo di Spolli in difesa accanto a Manolas. Così come l’inserimento dall’inizio o a partita in corso di Federico Balzaretti, assente dai campi di calcio da un anno e mezzo. Pronta per lui la standing ovation. A centrocampo spazio alla linea giovane, con Ucan e Paredes al fianco di uno dei centrocampisti titolari. Davanti Totti potrebbe chiudere dall’inizio la sua 23° stagione in Serie A. A concludere il tridente il giovane Verde e uno tra Ibarbo e Iturbe. La stagione del campo finisce stasera, da domani comincia la stagione del mercato.
di Matteo Isidori