Riecco l’appuntamento del venerdì su Gazzettagiallorossa.it con gli amarcord delle vecchie sfide di campionato della Roma. Avversario di turno l’Udinese, che domenica sera è ospite dei capitolini all’Olimpico. Riviviamo una sfida del passato recente proprio tra le due formazioni prossime sfidanti.
20 marzo 2010 – Una Roma priva di tanti titolari e in piena rimonta scudetto ospita l’Udinese in un sabato sera che, qualora diventasse positivo, riaprirebbe il discorso con l’Inter capolista. La squadra allenata da Claudio Ranieri ha mezzo centrocampo indisponibile, viste le squalifiche di De Rossi, Pizarro e Taddei, oltre all’infortunio di Francesco Totti. Si affida così al baby Faty in mezzo al campo e al tridente Menez-Toni-Vucinic. Di fronte c’è l’Udinese di Marino che vede l’Europa e punta sul solito Di Natale e sulla verve di Sanchez per mettere in difficoltà i padroni di casa.
Vucinic cecchino, ma quanti brividi – Primo tempo di chiara fattura giallorossa, che come vuole la tradizione di mister Ranieri, vede i suoi soffrire in avvio, per poi svegliarsi e dominare. Al 15′, alla prima vera occasione, Luca Toni aggancia un lancio di Faty e libera un destro insidiosissimo che si infila lentamente alle spalle di Handanovic, tuffatosi in ritardo. L’1-0 è solo il preludio ad una serata ricca di gol: Mirko Vucinic comincia il suo show personale al 24′ quando fa tutto da solo accentrandosi verso l’area e scaricando un destro a dirare imparabile. Gara conclusa? Macchè; a fine tempo ci pensa Di Natale a riaprirla su rigore guadagnato dall’Udinese per fallo dubbio di Brighi. 2-1 all’intervallo e secondo tempo che inizia col botto: punizione friulana verso l’area romanista, nel batti e ribatti spunta ancora Di Natale che fulmina Julio Sergio e mette a tacere l’Olimpico. Il pareggio in rimonta non scoraggia i giallorossi che ricominciano a pungere: al 66′ Menez, migliore in campo, si fa stendere da Isla e guadagna un penalty pesantissimo. Lo calcia Vucinic, freddo come il ghiaccio, che spiazza Handanovic e riporta avanti la Roma. I brividi aumentano, la Vucinic ha ancora tempo di portare il pallone a casa realizzando la tripletta personale su azione ancora dell’inarrestabile Menez. 4-2 il finale, un plauso all’Udinese per averci provato ma complimenti all’indomita Roma di Ranieri.
Lo scenario – Una squadra dal cammino quasi perfetto quella di Claudio Ranieri, che trova in Vucinic e Toni i suoi nuovi leader e trascinatori. La cavalcata romanista durerà fino al 25 aprile, quando il clamoroso ko interno con la Sampdoria consegnerà praticamente il titolo all’Inter di Mourinho, perdendo un’occasione più unica che rara. Peccato per una rimonta-scudetto che sembrava fatta apposta per festeggiare un quarto titolo che ancora oggi è atteso più che mai.
Il tabellino:
ROMA (4-3-3): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; Faty (73′ Andreolli), Brighi, Perrotta; Menez (89′ Pettinari), Toni, Vucinic (89′ Tonetto). Allenatore: Ranieri.
UDINESE (4-3-3): Handanovic; Isla, Zapata, Lukovic, Pasquale; Sammarco (68′ Pepe), Inler, Asamoah; Sanchez (84′ Lodi), Floro Flores, Di Natale. Allenatore: Marino.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Marcatori: 15′ Toni, 24′, 66′ rig. e 82′ Vucinic, 38′ rig. e 61′ Di Natale.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)