Dopo la conferenza stampa di ieri per la presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio, questa mattina James Pallotta ha incontrato i giornalisti per rispondere alle domande non inerenti al progetto stadio, presso la Sala Esedra dell’Hotel Residenza Ripetta. Queste le parole del presidente giallorosso:
“Il motivo per cui ho indetto una conferenza è perché sono stanco di qualche articolo e darvi l’opportunità di farmi ogni tipo di domanda. Ho letto cose fantasione sui nostri metodi e sull’allenatore”.
Che estate sarà per i tifosi della Roma?
“Non vi diremo tutte le nostre operazioni, sappiamo che un paio di giocatori partiranno. Sappiamo cosa fare e che abbiamo bisogno di 4-5 innesti. La scorsa stagione abbiamo sofferto le assenze di Castan e Strootman e stiamo già a lavoro”.
Riscatterete Nainggolan? Il distacco con la Juventus?
“Il giocatore vuole rimanere, faremo in modo per trattenerlo. Per quanto riguarda la Juventus noi abbiamo avuto una seconda parte di stagione difficile. Tanti infortuni e poca forma. Abbiamo pareggiato 13 volte e se fossimo stati meglio fisicamente molte le avremmo vinte”.
Più difficile vincere lo Scudetto o fare lo stadio?
“Per quanto riguarda lo stadio tutto procede per il meglio e al più presto vorremmo iniziare a costruirlo. Per lo Scudetto se i giocatori sono in forma e se riuscissimo ad arrivare ai nostri obiettivi di mercato tutto è possibile. Entrambe le cose sono perseguibili”.
Quale reparto deve rinforzarsi di più?
“Il nostro centrocampo se è in forma è tra i migliori d’Europa. In difesa l’assenza di Castan ci ha penalizzati. Dobbiamo segnare di più e per questo sara necessario considerare il discorso centravanti. Attaccare per tutta la gara richiede un’ottima preparazione fisica”.
In Nba c’e’ la Luxury Tax mentre in europa c e il Financial Fair Play. Come giudica il FFP?
“Sto cercando di capire anche io come funziona. La Roma è un esempio da seguire per quanto lo riguarda. Siamo passati da grossi debiti a un leggero avanzo. Sottolineo leggero, non vuol dire che abbiamo tanti soldi e non li usiamo per i giocatori”.
E’ troppo presto per sognare giocatori come Dzeko e Higuain?
“No, non è un problema”.
Ieri si e’ incontrato con Rudi Garcia. L’allenatore è ancora il Ferguson della Roma? E cosa significa essere il Ferguson della Roma?
“Ieri ho incontrato Garcia prima delle due meritate vacanze. Abbiamo avuto uno scambio di pensieri e di opinioni e ci siamo trovati sulla stessa linea. Saranno attivati dei correttivi che stiamo già mettendo in pratica. Quando parlo di Ferguson mi riferisco alla sua carriera. Spero che Rudi rimanga l’allenatore della Roma per molto tempo. Lui sa che lo stiamo aiutando molto sulla preparazione per lasciarlo concentrarsi sulla squadra. Non stiamo togliendo potere a Garcia ma stiamo svolgendo un lavoro di squadra e lo aiuteremo sulla preparazione. Lavoriamo tutti come una squadra. Io sono presidente da 3 anni”.
Il suo punto di vista sull ingresso di un nuovo socio nel Milan?
“Chiunque arrivi a migliorare la Serie A porta qualcosa di positivo. Noi ci stiamo concentrando sull’aspetto finanziario. Non so come sia andata questa operazione con il Milan ma questo ci dà maggiore flessibilità. Noi abbiamo maggior valore come marketing rispetto a Milano visto che Roma è la migliore citta del mondo”.
La Roma e’ senza main sponsor da 715 giorni. Ha firmato un accordo commerciale con la Nike per 10 anni alla metà di quanto si prendeva dalla Kappa. Come pensa di colmare il gap con la Juventus visto che loro fatturano 150 milioni in più?
“Per lo sponsor abbiamo diverse parti interessate. Raggiungere di nuovo la Champions ci fa bene. C’è stato un errore sulla maglia, si pensava inizialmente di abbinarla al nome stadio, ma ora stiamo cambiando le cose. Nessuno avrebbe pensato saremmo stati a questo punto con lo stadio. L’idea di abbinare la maglia allo stadio è stato un errore. Capitolo Nike: abbiamo siglato un accordo che ci garantirà notevoli introiti nel corso del tempo. Non siamo contentissimi della produzione Nike nel breve termine. In molti non riescono ad ottenere i kit. La Nike deve darsi una mossa, abbiamo responsabilità a livello mondiale e devono aumentare la produzione. Forse non saranno contenti di sentirselo dire, ma devono darsi una mossa. Producono kit bellissimi e vanno venduti. Il gap con la Juve si può colmare, prenderemo delle iniziative a livello di merchandising estremamente importanti, che porteranno grosse entrate. Fondamentalmente torniamo sempre al discorso stadio, avremo fatturati migliori quando sarà costruito”.
Tifosi, razzismo, violenza stadi. Come pensate di combatterla? E poi per quanto riguarda la condizione fisica dei giocatori?
“Per quanto riguarda i giocatori gli infortuni non hanno aiutato. Se poi i giocatori non sono in forma è colpa nostra. La gara con il Bayern ha sicuramente avuto delle ripercussioni psicologiche. Nell’ultimo mese della stagione la squadra ha giocato bene. Il derby è stata la migliore partita giocata negli ultimi due anni. La grinta vinta nel derby mi fa ben sperare per il futuro. Per quanto riguarda i tifosi vorrei che si smettesse di dire che io sono contro la Curva Sud. La Sud e’ la nostra forza e lo sara’ ancora di più con il nuovo stadio. I violenti sono una minoranza. Difenderò sempre i miei calciatori quando verranno contestati. Con Roma Cares stiamo facendo un gran lavoro”.
Totti compirà 39 anni e si appresta a giocare la sua ultima stagione. Ha parlato con il giocatore? La presenza di Totti vi condiziona nell’acquisto di un centravanti?
“Totti è fondamentale per la Roma. E’ eccezionale. Avrà un ruolo in questa squadra e in questa società fin quando vorrà. Da contratto questa sarà l’ultima stagione ma ancora non ne abbiamo parlato. Farà parte della Roma a vita. Mi piacerebbe che anche i nostri giovani siano nella forma e nella condizione di Francesco Totti.
Di fronte ad offerte importanti la Roma ha sempre ceduto. Sara ancora così o ci sono giocatori incedibili?
“Durante la fase di mercato non parliamo delle nostre operazioni. Quando cediamo un giocatore ci ragioniamo sempre bene. Benatia è stata una situazione particolare. La vendita di Lamela è stato un grande affare. Marquinhos è stato venduto molto bene e poi abbiamo comprato nuovo giocatori”.
Cosa non ha funzionato nella preparazione atletica? Quali sono gli obiettivi?
“Sicuramente abbiamo bisogno di maggiore collaborazione. Lo scorso anno non siamo stati in forma ed abbiamo subito diversi infortuni. A gennaio ho deciso di cambiate le cose cambiando parte del personale. Ci siamo concentrati su vari aspetti dell’allenamento e l’ultimo giorno della stagione abbiamo deciso chi sarebbe rimasto e chi sarebbe partito. Rimarrà con noi uno solo dei medici. Rudi è rimasto impressionato positivamente da queste decisioni. Questi cambiamenti ci porteranno ad essere il migliore club al mondo”.
De Sanctis, Cole, Astori e Doumbia che fine faranno? Che budget ha Sabatini?
“Non parlerò di eventuali trattative. Non ha senso parlare in pubblico di trattative in corso. Prenderemo decisioni per il bene della squadra. Il budget di spesa dipende da tanti fattori: dai ricavi della Champions alle eventuali cessioni”.
Su quali basi riparte il rapporto con Garcia? Le scelte sono tutte condivise con il tecnico?
“E’ chiaro che Rudi non si è espresso bene e non voleva dire quello che ha detto. Lui sa che ha sbagliato. Io penso che non abbiamo un grosso divario con la Juve. A dicembre con Rudi, Walter ed Italo abbiamo avuto una riunione sullo staff medico. Abbiamo preso la decisione di migliorare la situazione. La partenza di Gervinho? E’ importante il parere di Rudi ma anche quello di altre persone. Sulla Juventus si e’ espresso male. Sì, la Juventus ha un fatturato maggiore ma contiamo di superarlo con la costruzione dello stadio”.
Per vincere si cominceranno ad acquistare giocatori esperti invece che giovani?
“Questa domanda non ha molto senso. Sabatini ha fatto un grande lavoro scoprendo giovani talenti. Abbiamo comprato giovani di talento. Dipende cosa s’intende per giovani. La politica di puntare sui giovani è sicuramente positiva”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it