(G. Piacentini) Una quindicina di milioni per la doppia operazione col Genoa che riguarda Bertolacci e Iago Falque. Qualcuno in più da dare al Cagliari per la seconda metà di Nainggolan, a cui andranno aggiunti un paio di milioni per il rinnovo del prestito di Ibarbo e (forse) altri 4-5 per il riscatto del difensore Davide Astori, che rimane l’operazione più in bilico con la società sarda.
Il mercato della Roma non è ancora partito e già il segno è negativo per oltre 30 di milioni di euro: una cifra che è destinata a crescere perché la rosa va integrata in più ruoli – ieri si è raffreddata la pista che porta a Bacca del Siviglia – e che andrà in qualche modo recuperata. In che modo? Da un lato con le cessioni – nella nottata era previsto un altro incontro per definire i dettagli del passaggio di Gervinho agli arabi dell’Al-Jazira – ma anche con taglio del monte ingaggi.
Nella prossima stagione, infatti, la Roma potrà risparmiare un bel po’ di milioni attraverso le cessioni o i mancati rinnovi di calciatori che hanno avuto un peso maggiore per i bilanci di quanto non lo abbiano avuto in mezzo al campo.
L’esempio più clamoroso riguarda Marco Borriello, che nel suo ultimo anno ha guadagnato 5.4 milioni di euro lordi: il fatto che non abbia giocato nemmeno un minuto ha evitato alla Roma di pagare i sostanziosi bonus. Diversa la situazione di Maicon e Cole, entrambi in scadenza 2016 con un ingaggio da circa 2,5 milioni netti ciascuno (complessivamente 10 lordi): per tutti e due si cercherà di percorrere la strada dell’incentivo all’esodo, che consentirebbe un risparmio cospicuo. A Federico Balzaretti (3 milioni lordi di ingaggio) è stato proposto un ruolo da dirigente, ma lui si sente ancora un calciatore e vuole andare a chiudere la carriera altrove. Seydou Keita, infine, ha rinnovato per un anno il contrato con la Roma.