(A. Catapano) Quattordici anni nel calcio gli hanno insegnato che «si vince solo se si lavora tutti insieme». Di più, Roberto Massucci non vuole dire. Il suo nome probabilmente è sconosciuto ai più, eppure dal 2001 questo dirigente di Polizia ha ricoperto un ruolo chiave nella gestione dell’ordine pubblico negli stadi italiani.
Da direttore del Centro nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive ha analizzato e catalogato migliaia di partite e, purtroppo, centinaia di episodi di violenza, «ma dall’assassinio dell’ispettore Raciti abbiamo fatto enormi passi avanti, anche se restano delle criticità», assicura.
IN QUESTURA Da lunedì, Massucci, 47 anni, romano, 3 figlie (Veronica, Barbara e Rebecca), sarà il Capo di Gabinetto della Questura di Roma. Un incarico prestigioso, e un ruolo operativo nella gestione di tutto l’ordine pubblico della città, che lo terrà ancora con un piede nel calcio, ma solo quello romano.
Il suo posto al Centro di informazione sulle manifestazioni sportive sarà preso da Massimo Passariello, già Capo di Gabinetto del Prefetto Giuseppe Pecoraro, recentemente sostituito da Franco Gabrielli. Ieri il passaggio di consegne negli uffici del Viminale, dove Massucci è stato salutato, tra gli altri, anche del Procuratore federale Palazzi, dell’ex presidente della Figc Abete e del d.g. della Lega Pro Ghirelli.