(C. Zucchelli) – Magari a qualche tifoso mancheranno anche le foto di Josè Angel che gioca mezzo nudo alla playstation o quelle di Dodò che mangia il gelato a via del Corso, ma per il resto i due terzini sinistri che la Roma ha avuto negli ultimi anni non hanno lasciato grossi rimpianti. Come loro tanti altri occupanti della fascia mancina: da Bastos a Heinze (che pure non ci ha praticamente mai voluto giocare), da Marquinho a Balzaretti (che non rinnoverà il contratto) e finendo con Cole e Holebas (entrambi sul piede di partenza), la fascia della Roma sembra avere una sorta di maledizione.
SOLO BALZARETTI È dai tempi di Tonetto infatti che a Trigoria non si trova un titolare fisso a sinistra con un rendimento ampiamente sopra la sufficienza, eccezioni fatta per il Balzaretti delle prime giornate con Garcia in panchina. Prima di arrendersi alla pubalgia, l’ex difensore del Palermo giocava tanto, giocava bene, segnava pure (un gol al derby, che a Roma è per sempre) e sembrava aver fatto dimenticare il primo (pessimo) anno con Zeman e Andreazzoli. La maledizione della fascia ha colpito anche lui. Prima ancora era stato il turno di Josè Angel, ex Real Sociedad, voluto da Luis Enrique e pagato 4.5 milioni.
COTE E DODÒ La stagione di «Cote» fu disastrosa e a marchiarlo definitivamente ci pensò un fin troppo chiaro Walter Sabatini: «Le potenzialità ci sono, ma è un po’ imbranato». Per disperazione la Roma gli ha regalato il cartellino, ora gioca al Porto (13 presenze stagionali) e di lui si hanno notizie solo attraverso Twitter. A Dodò le cose non sono andate meglio: la Roma lo ha venduto all’Inter per 9 milioni, Mancini non ci punta, lui intanto spera di recuperare dall’ennesimo infortunio in attesa di capire quello che gli riserverà il futuro. Lo ha già capito Heinze, che ora fa l’allenatore, centrale che aveva giocato a sinistra in carriera: gli chiese di rifarlo Luis Enrique, lui, che già aveva dato il meglio di sé, non aveva voglia di correre e sacrificarsi e allora tanti saluti.
IDENTIKIT – Esperimento fallito, così come è fallito quello di adattare Bastos e Marquinho e quello di convincere Romagnoli, che tornerà ma solo per giocare da centrale. E allora, con Cole che andrà via e Holebas che piace in Inghilterra e Germania, Sabatini sta cercando un titolare. Un Kurzawa, un Digne, un Adriano o un nome a sorpresa. Un giocatore forte e di personalità, capace di sopravvivere alla maledizione della fascia sinistra.