«Abbiamo fatto un’opera di demolizione della casa ora si può iniziare la ricostruzione. I romani dovranno fare altri sacrifici, non sarà un periodo semplice, ci saranno ancora lacrime e sangue, ma solo così potremo cambiare Roma». Ignazio Marino, ospite del forum de Il Messaggero, e dice che ora, «senza più la cappa» di Mafia Capitale, potrà iniziare l’operazione più complicata della sua carriera di sindaco e di chirurgo: «E come quando si asporta un male: c’è uno choc doloroso, ma poi affinché il trapianto funzioni va rimesso un nuovo organo. E’ quello che stiamo facendo».
Il primo cittadino, durante la sua intervista, ha risposto anche a una domanda sul futuro stadio dell’As Roma:
Non è stato un errore puntare su due operazioni mediatiche: i Fori pedonali e lo Stadio a Tor di Valle: sono queste le priorità di Roma?
«Ma c’è un motivo preciso: erano due operazioni che non incidevano neanche di un euro sul bilancio, io qui per due anni ho avuto solo debiti, ho trovato la cassa vuota. Sento quasi come un miracolo che in un anno e mezzo, abbiamo rimesso in sesto un bilancio, con 1,5 miliardi di debiti».