(S. Carina) – Più che una trattativa è diventata un calvario. Quello che Garcia dà per scontato («Conto molto su Radja per la prossima stagione») ha bisogno ancora di un ulteriore incontro che andrà in scena oggi a Milano. Ieri la tavola rotonda presso la dimora del presidente Giulini (presenti sia Sabatini che Baldissoni) non ha sortito la fumata bianca. Che a Trigoria ritengono però rimandata di poco. La telenovela dell’estate è arrivata all’ultima puntata dall’esito, ci si augura, scontato. Perché immaginare di andare alle buste per il belga, con il rischio a quel punto, di perderlo, sarebbe un errore imperdonabile. Impensabile che un dirigente esperto come Sabatini possa commetterlo.
Quello che sta accadendo quindi è una semplice legge di mercato, che in microeconomia si riassume in domanda e offerta. A determinare la prima, spesso e volentieri, «ci sono i bisogni del consumatore e le aspettative soggettive di quest’ultimo». Tradotto: il Cagliari ha capito da tempo che sia per esigenze tecniche (l’incertezza sui tempi di recupero di Strootman) che a livello mediatico, la Roma non si può permettere di perdere Nainggolan.
Così da marzo ha fissato un prezzo (18 milioni) dal quale non è mai sceso. Vani i tentativi giallorossi d’inserire nella trattativa qualche giovane per abbassare il cash. L’unico che realmente interessava ai sardi, Viviani, è destinato al Palermo disposto a pagarlo 4 milioni. Valutazione ritenuta eccessiva dalla società rossoblù che nelle ultime settimane si è mostrata abile pure a livello comunicativo. Anche ieri si è continuato a giocare al poliziotto buono e a quello cattivo con versioni diametralmente opposte date ai media sulla vicenda a seconda delle persone interpellate. «La Roma deve capire che il prezzo lo facciamo noi», si urla da un lato, per poi addolcire la pillola con la rassicurazione che «domani (oggi, ndc) troveremo certamente l’accordo». Un tira e molla che si concluderà presumibilmente con una valutazione di 16 milioni più bonus, tale da accontentare entrambe le parti. Nell’affaire non rientrerà Astori ma Ibarbo per il quale i club faranno cadere l’attuale diritto di opzione (12,5) a favore della Roma e stipuleranno un nuovo accordo che contempla un prestito da scalare sulla somma pattuita lo scorso gennaio. Da non escludere che uno ‘sconto’ in extremis su Nainggolan possa scivolare nel costo del prestito del colombiano.
SPUNTA IL SERBO MANTIC – È fatta invece per Iago Falque (che ieri ha svolto le visite mediche) e Bertolacci. Costo totale dell’operazione 16,5 milioni. Il nazionale azzurro però, nonostante abbia ricevuto rassicurazioni sulla permanenza in giallorosso, non è certo di restare: si moltiplicano le voci di un assalto del Milan, disposto a mettere sul piatto 13 milioni. Dalla Serbia rimbalza intanto l’interesse per Mandic, centravanti classe ’95, neo campione del mondo under 20. Ragazzo dal futuro roseo. Per il presente, non resta che attendere.