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IL MESSAGGERO Roma-Nainggolan, doppia trattativa

Nainggolan
Nainggolan

(M. Ferretti) «La Juve è una grande squadra, ma tutti sanno quale sia il mio desiderio. Io voglio restare a Roma, ma ora tocca ad altri darsi da fare. La mia valutazione? Se valgo tanto c’è un perché…». Radja Nainggolan ha idee chiarissime: lui vuole la Roma e aspetta che la Roma voglia ancora lui, e l’ha ripetuto anche l’altra sera alla fine della partita tra Galles e Belgio. Solo che Radja vorrebbe da Walter Sabatini una maggiore celerità. Il diesse, però, sta valutando tempi e costi per andare a dama, e alle sue condizioni. «Nainggolan? È un calciatore a metà tra noi e la Roma ed è giusto che continuiamo a discutere con loro per trovare una soluzione. Cercheremo di non andare alle buste perché credo che sarebbe quella più famosa della storia. Comunque Capozucca e Sabatini troveranno una soluzione», ha dichiarato ieri Tommaso Giulini, presidente del Cagliari. E lo stesso Stefano Capozucca ha aggiunto: «Nainggolan è un giocatore internazionale, piace a tanti ma è in comproprietà con la Roma e noi dobbiamo rendere conto per primi al club giallorosso».

Riassunto: Radja vuole la Roma (con adeguato, sostanzioso ritocco economico…), la Roma vuole Radja e il Cagliari non ha problemi a trattare con la Roma l’altra metà del cartellino del belga. Tutto facile, allora? Macchè. Giulini pretende 18 milioni di euro (il doppio di quanto versato dalla Roma per la prima metà del cartellino), mentre Sabatini vorrebbe pagarne parecchi di meno. E il belga chiede un sacco di soldi di stipendio (ora guadagna 1,6 l’anno). La Roma, in sostanza, tratta con il Cagliari e con il clan di Radja, ed è complicato affermare quale sia l’ostacolo più semplice da superare. E la Juventus resta affacciata alla finestra. Una Juve che ha scatenato un’offensiva totale, mettendo in campo anche Max Allegri (al quale Radja ha risposto, per ora, no grazie).

IL CASO CUADRADO –  L’affaire Nainggolan ricorda molto da vicino quello legato a Cuadrado, andato in scena nella passata estate. Il colombiano era a metà tra Udinese e Fiorentina, con il club viola che voleva acquistare l’altro 50% del cartellino del colombiano. Alle spalle della società friulana, però, si piazzò la Juventus – disposta a “coprire” la spesa per il riscatto – che fece salire alle stelle il prezzo del giocatore. Alla fine, la Fiorentina ha dovuto spendere 14,5 milioni di euro per l’altra metà del cartellino di Cuadrado (costata 6 milioni), una cifra che rappresenta il top della gestione Della Valle. Ora la situazione è molto simile: alle spalle del Cagliari, che chiede 18 milioni di euro per l’altro 50% del cartellino di Nainggolan, c’è ancora la Juve, che ha garantito alla dirigenza rossoblù di non aver alcuna perplessità a garantire quella cifra per il belga (e poi anche la differenza per l’intero cartellino). E il Cagliari, cioè il ds Capozucca (amico fraterno di Sabatini), vacilla. Per acquistare tutto Radja, insomma, la Roma deve investire altri 18 milioni, arrivando così a pagare il giocatore complessivamente 27 milioni di euro (3 per il prestito e 6 per il riscatto per la metà già versati). Tanto? Troppo? Non v’è dubbio che tutta la faccenda a Trigoria sia stata gestita male, e che è stato un errore arrivare in questa situazione a pochi giorni dalla data del 25 giugno, giorno ultimo per la definizione delle comproprietà. Sarebbe stato più corretto pensarci magari a gennaio, ma durante il mercato di riparazione (riparazione?) si è preso Doumbia e Nainggolan è stato messo in stand by. Martedì Sabatini è annunciato a Milano (oggi a Roma arriva il presidente Pallotta) per una serie di incontri (anche con il Genoa, questione Bertolacci e non solo: leggi Iago): l’occasione per sistemare Nainggolan, evitare le buste, una delle quali colorata di bianco e nero, e tranquillizzare sia i tifosi che Jim.

EDIN, GRADIMENTO E COSTI –  Il bosniaco Dzeko, si sa da tempo, piace alla Roma (che ha già avviato un’indagine con il City), ma ha altri tre anni di contratto a cifre altissime e costa sui 25 milioni. Operazione complicata ma non impossibile. Il suo agente, Irfan Redzepagic, ieri è stato intercettato da Forzaroma.info: «Ogni giorno Edin viene accostato a un club diverso. Un giorno è l’Atletico Madrid, un giorno è la Juventus, un giorno è la Roma e un giorno è un altro club. Dzeko ha firmato un contratto che lo lega tre anni al Manchester City ed felice lì a Manchester. Per adesso non ho avuto contatti con altri club. E Dzeko intende rispettare il contratto con il Manchester City». Per ora… Intanto, il colombiano Bacca ha rifiutato il Beijing e 6 milioni netti l’anno.

 

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