(A. Serafini) – Se rivoluzione tecnica sarà, si partirà dal reparto che quest’anno ha registrato più difficoltà e problematiche. Con la consapevolezza che la rosa romanista avrà bisogno di una bella rinfrescata tra i pali, in difesa e a centrocampo, il nodo estivo di Walter Sabatini ruoterà principalmente intorno all’attacco e a chi meriterà di farne ancora parte. Al momento, per motivi differenti, gli unici sicuri di una conferma sono capitan Totti e Iturbe, il ragazzo su cui il ds continua fermamente a credere. Per tutti gli altri quindi, il futuro è un’incognita.
La prima pedina in procinto di salutare la capitale è Gervinho, partito ieri verso la Costa d’Avorio in attesa di definire gli ultimi dettagli con l’Al Jazira, pronta ad offrirgli più di 5 milioni netti a stagione. Tra le parti continua a filtrare ottimismo, così come nel centro sportivo giallorosso dove l’intesa di massima con il club di Abu Dhabi è già stata raggiunta per una cifra poco superiore ai 13 milioni. Poi a turno saranno vagliate le altre situazioni. Sabatini, partito in serata per Milano, è convinto di poter aspettare ancora per Doumbia, su cui la società non può permettersi una minusvalenza. Considerando l’approccio negativo dell’ivoriano al campionato italiano e lo scarso ambientamento nello spogliatoio, il ds sarà costretto ad un nuovo miracolo. Rifiutata l’offerta (10 milioni) di un fondo arabo, la Roma continua a battere la pista della Premier League, dove due club hanno manifestato leggere manifestazioni di interesse.
Sempre dall’Inghilterra si apre uno spiraglio per il futuro di Mattia Destro, atteso a Trigoria al termine delle vacanze, ma poco intenzionato a riallacciare un rapporto ormai incrinato con tifoseria e allenatore. Con scarse possibilità quindi che venga rinnovata la possibilità di un altro anno in prestito (il ragazzo è in scadenza di contratto a giugno 2017), l’unica opzione rimane la cessione, ma con l’obbligo di una condizione economica vantaggiosa per entrambe le parti. Se per la punta di Ascoli mancano comunque offerte di una certa rilevanza, anche per Ljajic si viaggia sulla stessa linea. L’esterno serbo rimane uno dei giocatori «preferiti» di Sabatini, ma se nel corso dell’estate dovessero arrivare proposte, sicuramente verrà presa in considerazione l’ipotesi di un addio. In base quindi all’evoluzione delle trattative sarà legato inevitabilmente il mercato in entrata, alla costante ricerca di un nome in grado di aumentare il livello di competitività della squadra. Da Bacca a Dzeko passando per Immobile (Van Persie è stato offerto e prontamente rifiutato), le priorità del club giallorosso sembrano puntate su altre piste, considerate migliori a livello tecnico, ma condizionate inevitabilmente dai movimenti di mercato in uscita. Sabatini per questo prende tempo e aspetta.
Con maggior fretta invece dovrà essere risolta nelle prossime ore la comproprietà di Nainggolan: la tappa milanese accoglierà un nuovo incontro con il Cagliari in cui si proverà a chiudere definitivamente l’operazione in cui sono compresi il riscatto di Astori e la richiesta del prestito per Ibarbo (unica formula che viene contemplata per una sua riconferma). Tra oggi e domani è stato segnato anche il solito appuntamento con il Genoa per Bertolacci, mentre si aspetterà il possibile passaggio in serie A del Bologna per discutere l’eventuale passaggio in prestito di Paredes e Sanabria.