(A. Austini) Attacco in fermento. E per Nainggolan si avvicina il «dentro o fuori». Il mercato della Roma entra nel vivo, col nuovo viaggio di Sabatini a Milano intenzionato a risolvere le comproprietà. Senza perdere di vista il resto.
Nella capitale del mercato c’è anche Baldissoni, ma solo per motivi personali. Tocca al diesse guidare in prima linea le trattative. Ieri sera si è dedicato al Genoa: c’è un accordo per il riscatto di Bertolacci e l’acquisto di Iago Falque per un totale di 13-14 milioni che potrebbe scendere con l’inserimento di contropartite, tipo Carbonero. Ora vanno limate le intese con i giocatori coinvolti: avviato intanto il rinnovo di Bertolacci.
La spesa principale di questa fase la Roma dovrà farla per avere la seconda metà di Nainggolan. Il Cagliari ha abbassato a 17 milioni la richiesta, i giallorossi si sono spinti fino a 15, con pagamento dilazionato che consentirà di spalmare il costo tra il bilancio in corso e quello che si apre il 1° luglio.
Oggi è in programma un altro incontro tra Sabatini e il collega Capozzucca, il presidente dei sardi Giulini è pronto a intervenire, le parti si danno tempo fino a domani altrimenti il patto rischia di saltare e ognuno inizierà a calcolare la cifra da inserire giovedì nelle buste. Una roulette a cui nessuno vorrebbe partecipare. In quel caso, dettagli da non sottovalutare, i soldi vanno garantiti in un’unica soluzione, ma quest’anno (ultimo delle comproprietà) c’è la possibilità di versarli ad agosto e non più entro tre giorni. La Roma resta fiduciosa anche se poi dovrà alzare lo stipendio al Ninja che chiede 3 milioni netti.
C’è un retroscena che spiega come a un certo punto Sabatini abbia pensato di mollare Nainggolan: si è informato sui costi di Kondogbia, prima del derby scatenato dalle milanesi e vinto dall’Inter ieri. Una volta scoperte le richieste del giocatore (ha firmato a 4.5 milioni netti), inadeguate ai parametri di Trigoria, i giallorossi si sono fatti da parte. E ora puntano a tenersi il gioiello belga-indonesiano. Dalla «partita» con il Cagliari sono per ora usciti Astori e Ibarbo. Non è escluso ci rientri Viviani, che ha rotto col Palermo.
Al netto di future offerte «irrinunciabili» per i big, col rinnovo di Keita, la conferma di Radja e il ritorno di Bertolacci il centrocampo sarebbe a posto. Mentre l’attacco cambierà molto. In dirittura d’arrivo il matrimonio di Gervinho con l’Al Jazira (alla Roma 12. 6 milioni), il più vicino alla cessione ora è Destro: è spuntata un’offerta allettante dall’Inghilterra, si può chiudere a breve.Si rallenta invece l’addio di Doumbia che ha rifiutato una ricchissima proposta dalla Cina, nicchia sulle altre e vuole restare in Europa.
Intanto la Roma ha riallacciato i contatti con Salah, che ha deciso di lasciare la Fiorentina. I viola hanno già avviato le pratiche preliminari per sfruttare l’opzione di rinnovo del prestito dal Chelsea ma senza l’ok del giocatore quell’accordo non ha valore. L’egiziano chiede circa 3 milioni netti che i viola non possono dargli ed è pronto a «perdonare» il tradimento di gennaio della Roma dove sarebbe ben felice di giocare la Champions. Si è quasi convinto, ma la differenza come sempre la farà l’aspetto economico. Il suo nuovo entourage parla anche con l’Inter, presto potrebbe inserirsi il Milan. E poi ci sarà da fare i conti col Chelsea che dopo l’exploit di Salah a Firenze ha alzato la valutazione del cartellino sopra i 20 milioni.
Serve anche un centravanti, la Roma continua a trattare Bacca e non solo. Le altre priorità sono un terzino sinistro (Adriano è in vantaggio su Digne) e un portiere. Visto che in futuro si punta forte su Skorupski, il club riflette sul profilo da scegliere. Nei giorni scorsi è rispuntato il nome di Romero, un vecchio pallino di Sabatini.