(M. Pinci, M. Monti) – Una rivoluzione. Se poi sarà anche libidine – per citare un successo anni ’90 di Lorenzo Cherubini – lo dirà il tempo. Intanto la Roma cambia e continua a farlo. Ha aperto il mercato in uscita vendendo Gervinho – attesa nel weekend l’ufficialità della cessione all’Al Jazira – per circa 13 milioni. Ed è solo il primo passo: a Trigoria (dove si è tenuto un meeting di mercato tra Garcia e Sabatini) è in arrivo una montagna di denaro. Che il direttore sportivo non vede l’ora di poter rinvestire per una punta di ruolo in grado di rinforzare il reparto d’attacco – come richiesto da Pallotta – e di far accendere la piazza per la prossima stagione.
VENDERE PER COMPRARE – “Dobbiamo vendere per comprare“, aveva detto Garcia nell’ultima – discussa – conferenza stampa. Nel primo mese di contrattazioni sembra che la società abbia fatto di tutto per confermare quanto dichiarato dal francese. Un modo, forse, per evitare il replicarsi degli errori del passato campionato, nella speranza di poter rimuoverne i protagonisti meno positivi. “Faremo 4-5 acquisti e 2-3 cessioni“: questa la strategia della società secondo le linee guida fornite da Pallotta durante la sua visita nella capitale. Il presidente, forse, ha approssimato per difetto in relazione al numero dei movimenti: infatti, è arrivato Iago Falque, è stato confermato Nainggolan ma sono le uscite le reali protagoniste delle prime mosse della campagna trasferimenti dell’estate giallorossa. Bertolacci è solo l’ultima pedina che conferma l’orientamento del management di Trigoria di attuare una vera e propria rivoluzione in uscita per poter concentrare tutti gli sforzi su un colpo eccellente. Proprio di questo hanno parlato Rudi Garcia e Walter Sabatini (tornato nella capitale proprio per discutere con l’allenatore delle mosse – sia in uscita, sia in entrata – da attuare nei prossimi giorni) nel meeting di mercato tenutosi al Fulvio Bernardini in queste ore.
50 MILIONI DALLE CESSIONI – Andrea Bertolacci – dopo il riscatto della seconda metà del cartellino dal Genoa per 8,5 milioni – è prossimo ad indossare la maglia del Milan per una cifra che si aggira sui 20 milioni. Presto, all’elenco dei partenti, si aggiungerà anche il greco Holebas, ad un passo dal Watford per 3,5 milioni (più bonus). Dopo aver salutato anche Astori (“Tornerà al Cagliari“, ha assicurato Giulini ai microfoni di Tele Radio Stereo), e con Skorupski verso il prestito all’Empoli, a Trigoria in molti confidano di poter trovare al più presto la definizione della cessione di Mattia Destro: l’intesa di massima con il Monaco è stata già trovata ma manca ancora l’ok dell’ascolano, in attesa di limare alcuni dettagli sui termini di pagamento e del via libera dell’attaccante al suo agente per chiudere le trattative. Poi sarà il turno di Doumbia, offerto (letteralmente) in tutto il mondo ma non convinto dell’ipotesi Cina. L’eventuale partenza di Cole (e il conseguente risparmio d’ingaggio, che si aggiungerebbe a quello dei partenti Balzaretti eCurci) potrebbe contribuire, nel complesso, ad un incasso globale da circa 50 milioni. Utili a sistemare i conti, ovviamente. Ma anche a poter iniziare le trattative per un investimento, altrimenti, fuori portata: Higuain il sogno, Lacazette il possibile ‘innesto perfetto’ e, infine, Bacca: una pista già avviata. “Se arrivasse una buona offerta la valuteremo – ha dichiarato l’agente dell’attaccante Siviglia al The Guardian – Ci interessa trovare una squadra con un buon progetto“. La Roma, grazie anche alla rivoluzione sul mercato in uscita, confida di poterlo essere a breve giro di posta.