(F. Ferrazza) – I soldi di Gervinho per riscattare Nainggolan. È questa la cessione a cui si riferiva Garcia nella conferenza pre Palermo (“Prima di acquistare dobbiamo vendere, come è sempre stato da quando sono qui”) e sulla quale sta lavorando Sabatini. Dalla Francia l’ivoriano viene infatti descritto come in procinto di accettare il trasferimento negli Emirati. La società dell’Al Jazira, squadra in cui gioca Vucinic, sarebbe infatti disposta a versare 15 milioni di euro nelle casse della Roma per il ragazzo, che era stato pagato 8 due anni fa. In pratica i giallorossi ci farebbero il doppio di quanto hanno speso e l’attaccante andrebbe a guadagnare praticamente il triplo di quanto percepisce adesso (circa 2,6 milioni).
Un’offerta irrinunciabile per entrambe le parti quindi, che consentirebbe alla Roma di avere più o meno proprio la cifra chiesta dal Cagliari per il riscatto della seconda metà di Nainggolan. È semplice spettatore, Garcia, che ha pubblicamente fatto capire di non apprezzare tale politica, ma di doverla accettare senza che però gli venga poi chiesto di raggiungere la Juventus. Resta in stand-by la situazione del tecnico che non ha partecipato al vertice societario di Londra all’interno del quale si sono delineate le strategie legate al mercato con Pallotta che ha chiesto di abbassare già in questa sessione il monte ingaggi drasticamente. Il presidente ha mal digerito le operazioni di gennaio, vedi Doumbia e Ibarbo, e con i dirigenti ha stilato una sorta di tabella di marcia alla quale attenersi, soprattutto dal punto di vista economico. Alla quale dovrà attenersi anche Garcia, che sta vivendo da spettatore contrariato il decisionismo di Pallotta, per un rapporto che definire in questo momento freddo è poco.