(L.Valdiserri) – «Al ritorno dalla tournée in Australia e Indonesia avremo un mese per preparare al meglio l’inizio del campionato e della Champions League». Rudi Garcia ha voluto modificare il programma dell’anno scorso – prima la pesantissima tournée americana e poi il ritiro austriaco di Bad Waltersdorf – e ha cambiato l’ordine degli addendi, sperando che il risultato sia migliore. La toccata e fuga di Pinzolo e le tre amichevoli che attendono i giallorossi serviranno anche per capire qualcosa di più su due giocatori ancora da recuperare: Leo Castan e Kevin Strootman.
Il difensore brasiliano, reduce dall’intervento chirurgico al cervelletto (rimozione di un cavernoma) che lo ha tenuto fuori per tutta la scorsa stagione, si è allenato con continuità nel gruppo. Contro gli ungheresi del Gyor, ieri, ha giocato il primo tempo, le ha prese e le ha date, alla fine è stato chiarissimo nelle dichiarazioni: «I tifosi contestano perché non vinciamo da tempo. Anch’io sono incazzato perché non mi piace mai perdere. Dobbiamo essere uomini, prenderci le nostre responsabilità e migliorare. Abbiamo tempo, per fortuna. Io non sono ancora al 100%, ma quando sono venuto qui a Pinzolo non era sicuro che io potessi andare subito in campo. Per cui sono contento di quello che ho fatto. E non parlatemi più dell’intervento: criticatemi, se sbaglio, ma fatemi sentire un calciatore come gli altri». Parole da leader, parole sante.
Strootman, invece, sembra lontano dal rientro effettivo. Durante il ritiro ha evitato le partitelle, anche se ha lavorato nelle esercitazioni a piccoli gruppi. Contro il Gyor non è sceso in campo, come Florenzi (infiammazione al ginocchio). Una data per il suo ritorno in campo? Fine ottobre, nella migliore delle ipotesi. Le strategie di mercato dipendono anche da lui e il tempo passa.