Il direttore generale della FIGC Michele Uva ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha parlato dell’inchiesta del calcioscommesse, passando per la riforma dei tornei di A e B, fino al caso Conte. Queste le sue dichiarazioni:
“L’ipotesi di un rinvio della Serie A è totalmente da escludere. Palazzi è già al lavoro ma non ha ancora ricevuto le carte da Cremona. Noi possiamo solo far sì che la Procura sia pronta per essere più rapida possibile. La Serie B ha ufficializzato lo slittamento, ma le leghe sono totalmente autonome: sarà la Lega di A a decidere quando iniziare il campionato. Calcioscommesse? La FIGC cosa può fare? Siamo un ombrello sotto il quale ci sono tutte le leghe e le componenti. La FIGC si occupa delle Nazionali, del controllo del sistema professionistico e dilettantistico, da un punto di vista economico-finanziario e della giustizia sportiva, poi del settore giovanile e della classe arbitrale. Noi siamo un tavolo dove trovare sintesi ed equilibrio fra interessi diversi. Delle scommesse in generale siamo solo il soggetto penalizzato, perché non prendiamo neanche un euro e ci accolliamo tutti gli aspetti negativi. Li introiti li hanno gli altri, dallo Stato ai Bookmakers. A noi, invece, la Giustizia Sportiva ci costa 5 milioni di euro l’anno. Conte? Si è colpevoli solo nel momento in cui si è condannati e la richiesta di rinvio a giudizio non è una condanna. Che facciamo, otto mesi prima perdiamo il sonno per una cosa che può esserci come non esserci? Conte è l’allenatore della Nazionale, siamo in piena sintonia. Certe tensioni che si erano create sono terminate. Sappiamo che dobbiamo fare un grande Europeo, l’allenatore sa che deve metterci anche del suo”.
Fonte: corriere dello sport