(C. Zucchelli) Romagnoli e i suoi fratelli, cioè quei giocatori che non solo vanno a cercar fortuna lontano da Roma ma rischiano poi, seriamente, di non tornarci. Perché tra chi vedeva Trigoria come una sorta di prigione e oggi vede il sole ovunque, anche a Leverkusen (Jedvaj), chi cerca di esplodere dopo essere stato lanciato dall’attuale allenatore campione d’Europa (Viviani) e chi, infine, veniva scelto come testimonial per la nuova maglia e oggi è lontano dal mondo Roma (Verre), sono in tanti i ragazzi che di giallorosso avranno solo ricordi giovanili.
DA LUIS A ZEMAN – A Luis Enrique piaceva tantissimo Viviani: lo spagnolo se ne innamorò a Riscone, lo fece giocare in Europa League e lo schierò titolare contro la Juventus al debutto in Serie A. A Trigoria però in pochi la pensavano come lui e infatti addio Luis e addio Viviani: dopo aver girato tra Padova, Pescara e Latina, tenta l’exploit a Verona. La Roma lo ha venduto per oltre 4 milioni, una scrittura privata darebbe al club giallorosso la possibilità di ricomprarlo ma, oltre alle smentite degli agenti, c’è il fatto che per la Figc non sono valide. La Roma infatti parla di «gentleman agreement». A Viviani comunque poco è piaciuto il fatto di non aver mai avuto una possibilità negli ultimi 3 anni. Stesso discorso vale per Verre: nel 2012 presentava la nuova maglia, Zeman voleva lavorarci su, la Roma no e gli ha fatto girare mezza Italia (Genoa, Siena, Palermo) prima di cederlo (per 900mila euro) all’Udinese che lo ha mandato a Perugia. E, a 21 anni, lui ha ripagato la fiducia, tanto che adesso viene seguito da Frosinone e Samp.
LINEA VERDE – A Frosinone potrebbe ritrovare Daniele Verde: la Roma non lo darà via a titolo definitivo, anzi cerca una squadra che lo faccia giocare per poi dargli un’occasione. Non l’ha avuta Caprari, che Sabatini ha lasciato al Pescara, forse l’avrà Pellegrini, ceduto al Sassuolo per un milione e 250mila euro, anche se si parla di nuovo di scrittura privata.
QUESTIONE CENTRALE – Nessuno alla Roma rimpiange Tin Jedvaj, che pure all’inizio sembrava destinato a ripercorrere la strada di Marquinhos. Del croato si ricordano soltanto i selfie in cui paragonava i suoi capelli a quelli di Dragon Ball e le strigliate di Garcia per il poco impegno. Evidentemente essere difensori centrali giovani a Trigoria porta poca fortuna. Antei e Barba, rimasti a Sassuolo ed Empoli, sono un’ulteriore prova, mentre a centrocampo Mazzitelli potrebbe rientrare nel giro. Ha fatto bene nel SudTirol, adesso si sono interessati a lui parecchi club di B e la Roma conta di mandarlo ancora a giocare per riaverlo cresciuto tra 12 mesi.