(D. Stoppini/C. Zucchelli) Cosa fare, un giorno di inizio luglio a Roma, se non l’esegesi delle parole di Walter Sabatini a proposito di Edin Dzeko? Così funziona a Roma. Tutti a cercare di capire se dietro le parole del d.s. si nasconda ancora una volta una manovra di depistaggio stile Carlos Bacca, o se di Sabatini nella serata di Perugia ha parlato esclusivamente il cuore. La verità è al centro. La verità è che a Trigoria sono davvero convinti di riuscire a chiudere l’operazione Dzeko. Perché i segnali arrivato dal bosniaco e dal Manchester City sono chiari. Perché Miralem Pjanic ha fatto il suo lavoro fino in fondo. Perché Rudi Garcia l’ha messo in cima alla lista. E perché non ritengono troppo difficile convincere il City con una proposta di poco superiore ai 20 milioni di euro, considerati i piani di sfoltimento del club inglese.
IL PIANO B La settimana che inizia domani rischia di essere decisiva nell’avvicinamento al bosniaco. Ma è evidente che Sabatini si stia muovendo su più tavoli contemporaneamente. Se una certezza c’è, in ogni caso, è che ora al di sotto dell’asticella Dzeko sarà difficile scendere. E allora l’altra pista da seguire con attenzione, il vero piano B di Sabatini, è quella che porta dritto ad Alexandre Lacazette, 24 enne che il Lione non considera «incedibile» come dice Sabatini, ma al momento non trattabile per una cifra inferiore ai 30 milioni di euro. E su Lacazette si sta muovendo forte il Liverpool, senza dimenticare il pressing datato del Psg.
CASO HOLEBAS E poi c’è il capitolo dolente delle uscite: Holebas ieri non ha incontrato i dirigenti della Roma. Lo farà oggi, in un simpatico incrocio con la squadra che si raduna. A Trigoria si vedrà pure Destro, che la Roma ha autorizzato a trattare con altri club. Non c’è solo il Monaco: sullo sfondo si muove la Fiorentina. Chiusura su Keita: il maliano oggi non sarà al raduno perché ha comunque risposto alle convocazioni della sua nazionale a giugno. È atteso per l’Australia. Ma in ogni caso, il rinnovo di un anno non è stato ancora materialmente firmato né tantomeno annunciato.