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GAZZETTA DELLO SPORT L’asso di Lotito: maga Stefania

Lotito
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Claudio Lotito non finisce mai di stupire, ne sa una più del diavolo: anzi, se c’è il diavolo di mezzo, sa come metterlo in saccoccia. Dal cilindro infinito delle sue risorse, fa uscire una new entry ancora più decisiva di Felipe Anderson, un talento non del pallone, ma dei riti esorcisti. Una maga, detta in modo volgare, ma si finirebbe per fare confusione. Come scambiare un difensore per attaccante. Riassunto delle puntate precedenti: in fondo all’ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari di Antonino Pulvirenti con l’accusa di aver comprato 5 partite di Serie B, spunta il nome del presidente laziale. Come mai? Per i contatti plurimi e ravvicinati alla sfida tra i siciliani e l’Avellino. Per il pm la gara è combinata e una frase del gip (che esclude ogni ipotesi di reato) infittisce il mistero: l’a.d. rossazzurro Pablo Cosentino (pure lui finito ai domiciliari) in una intercettazione dà il merito del successo sugli irpini proprio a Lotito: «ha influenzato il risultato». Gli inquirenti ascoltano e sobbalzano.

L’AIUTINO – Ci sono poi le telefonate intercettate dei giorni precedenti, quando Pulvirenti si rammarica con l’amico Lotito (lo sponsorizzò in modo vincente per farlo eleggere consigliere federale in quota Serie A) per la situazione di classifica precaria del Catania, a rischio retrocessione. E qui il patron laziale gioca l’asso: «So chi ti può aiutare». Pulvirenti e Cosentino drizzano le orecchie. Il consiglio non è sul nuovo Messi, ma una dottoressa in chirurgia: Stefania. Potremmo chiamarla, maga Stefania. Ma per il patron laziale sarebbe una bestemmia: il suo ruolo naturale è fare esorcismi, scacciare via le presenze negative e indirizzarle altrove. Insomma, energia positiva. Proprio quello che ci vuole per il Catania. Lotito rassicura l’amico: «Stefania è persona fidata, l’ho conosciuta tramite un prete».

COINCIDENZE – Non solo, la frequentazione con Stefania ha portato, magari solo per una coincidenza, risultati incredibili alla squadra biancoceleste. Quando Pulvirenti chiama abbacchiato per la classifica pericolosa del Catania, la Lazio è reduce da 6 vittorie di fila. Vola verso il secondo posto e il sorpasso alla Roma. Frutto anche di macumbe contro Totti e sedute esoteriche per scacciare da Formello gli spiriti maligni? Forse. Sarà superstizione, sarà quel che sarà, ma Lotito suggerisce al Catania di consultare la dottoressa Stefania, esperta in esorcismi. C’è un problema: vive e opera nella Capitale. Problema superabile: viene individuata un’altra esorcista locale, dimora nelle zone dell’Etna. Ma non è Stefania… Il patron siciliano si mostra dubbioso, incontra e «rifiuta» la riserva. E allora vola a Roma per ingaggiare la titolare. Scocca la scintilla: Pulvirenti e Cosentino sono entusiasti del nuovo acquisto tanto da far fare alla dottoressa Stefania un rito propiziatorio persino all’interno del Cibali, che serve ad eliminare dal campo le forze negative. Arriva la partita: i rossazzurri vincono. Merito della squadra? No, secondo Cosentino è stato Lotito più Stefania, l’esorcista. Il consiglio economico motivo originario della telefonata (legato a come sbrigare una pratica di un pagamento per un giocatore straniero, forse Monzon) e menzionato nel comunicato di Lotito per confutare i rischi di un deferimento sportivo in merito per le conversazioni con Pulvirenti, passa in secondo piano.

L’EQUIVOCO GIUDIZIARIO – Le fasi che portano una esorcista nella rosa del Catania, sono monitorate dagli inquirenti siciliani: hanno i telefoni di Pulvirenti e Cosentino sotto controllo. Il patron del Catania ha denunciato le minacce ai suoi danni (busta con proiettili e due foto). Quando chiama Lotito non è ancora sotto inchiesta, ma quelle strane conversazioni dove si nominano esorcisti in grado di condizionare partite attirano l’attenzione degli investigatori. Anche perché subito dopo Pulvirenti decide che Stefania è brava, ma forse per vincere ancora c’è un sistema migliore: comprare i match.

TUTTO VERO – Il resto è storia recente, con Catania-Avellino in un limbo. Il pm la ritiene alterata per motivi tenuti coperti, nel frattempo fa le sue verifiche su Stefania. E scopre che non si trattava di un codice segreto per nascondere combine. No, tutto vero. Stefania esiste. E quindi da questo fronte (a differenza di quello aperto dalla Procura di Napoli) il patron laziale, mai neppure indagato, non avrà problemi. E neppure con la giustizia sportiva: andare da una esorcista, infatti, non è reato. Certo, Stefania potrebbe anche essere caduta in bassa fortuna visto il finale di stagione della Lazio e quello accaduto a Pulvirenti. O forse è vero proprio il contrario: in fondo il terzo posto dei biancocelesti è un risultato strepitoso, ottenuto non a caso all’ultima giornata di campionato dopo un rigore mandato alle stelle da Higuain sul 2-2 nella partita decisiva della stagione, contro il Napoli allo stadio San Paolo. Il presidente siciliano che a Stefania ha preferito Delli Carri, Arbotti e Impellizzeri, invece, è finito agli arresti domiciliari…

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