(A. Catapano) – Giocando un po’ con le parole, si può dire che lo stadio della Roma, l’area intrattenimento, il business park con le sue torri firmate Libeskind, insomma tutti gli annessi e connessi del grandioso e ambizioso progetto Tor di Valle abbiano «già aperto» al pubblico.
APERTO A TUTTI – Tra virgolette, perché tutto è ancora virtuale. Ma, almeno, visibile a tutti. Anzi, «trasparente», rivendica l’assessore al Patrimonio Alessandra Cattoi. Come la Casa della Città, splendida dependance del Comune di Roma nel quartiere Ostiense, nata nel 2014 proprio per favorire trasparenza e coinvolgimento dei cittadini, in cui da ieri pomeriggio e fino al 4 dicembre, sono esposti il plastico dell’opera, il dossier di settemila (!) pagine, foto, filmati, caratteristiche e qualsiasi curiosità debba ancora essere soddisfatta su un progetto che nei prossimi giorni il Comune invierà in Regione (con le opportune proposte di modifica). Spazio aperto a tutti, soprattutto ai cittadini e alle associazioni dei Municipi IX e XI, riunite intorno ad un Osservatorio nato anche col contributo del Comune, che ancora una volta si impegna ad aprire un confronto. Fino a dicembre, con cadenza bimestrale, lo spazio ospiterà incontri e dibattiti con gli esperti e i tecnici che stanno lavorando al progetto. «I cittadini dei Municipi coinvolti conoscono bene le disfunzioni attuali del loro territorio e potranno svolgere un’azione concreta nell’indicare difetti e nel correggere le soluzioni», spiega l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo.
ITER – Nel frattempo, il progetto esecutivo consegnato il 15 giugno scorso è ancora sotto la lente dei tecnici comunali. «Nei prossimi giorni, comunque entro la fine di luglio lo consegneremo alla Regione, con le nostre osservazioni che, a quel punto, saranno valutate dalla Conferenza di servizi in cui, ovviamente, ci sarà anche un nostro rappresentante», annuncia Gabriele Basile, dell’assessorato all’Urbanistica.