La curiosità era tanta e le aspettative non sono state tradite. Darcy Norman in poche ore di ritiro ha già conquistato tutti: calciatori, addetti ai lavori e tifosi. L’ottimo rapporto instaurato con tutto l’ambiente può far ben sperare per la nascita di una stagione proficua. Più che un preparatore, analizzando la seduta odierna di allenamento atletico, il canadese si è dimostrato un eccellente personal trainer. Il minimo dettaglio è una prerogativa. L’attenzione verso il singolo atleta è massima, anche nei riguardi della semplice inclinazione della gamba o della posizione del piede in un esercizio di stretching. Singolare è l’accompagnamento nell’atto atletico, dove Norman svolge con incredibile intensità e dedizione ogni singolo esercizio a fianco dei suoi ragazzi, allenandosi praticamente con loro. I quindici allunghi finali sui 70 metri fatti in testa al gruppo ne testimoniano l’incredibile condizione atletica, che farebbe invidia al ventenne più allenato.
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Allenamento As Roma Pinzolo
Posted by Gazzetta Giallorossa on Martedì 7 luglio 2015
Il nuovo preparatore atletico giallorosso in queste prime sedute si è dimostrato anche un abile psicologo. I rapporti umani sembrano essere quasi più importanti del lavoro stesso. Il richiamo continuo con messaggi motivazionali e la grande collaborazione e sintonia fanno sì che il clima di lavoro sia sereno e cordiale ma assolutamente serio, completamente diverso rispetto a quello percepito qualche mese fa. Siamo passati dalle rugini fra Maicon e Rongoni agli abbracci fra l’ex preparatore della Germania e Juan Manuel Iturbe, continuamente spronato e motivato, con il quale sembra nata una collaborazione speciale. L’obiettivo del canadese e della società è ovviamente quello di portare avanti la strategia di coinvolgimento dell’argentino, ai fini di renderlo la vera arma segreta della prossima stagione giallorossa.
Andando sul lavoro specifico, da segnalare l’accuratezza negli esercizi di mobilità articolare, fondamentali per prevenire gli infortuni e non appesantire troppo la preparazione dopo il lavoro di carico. Si sono visti esercizi non consueti all’interno del mondo del calcio, ma provenienti da altre discipline, quali l’atletica leggera. Come gli esercizi con gli elastici, che hanno occupato una buona mezzora della seduta, atti a sviluppare fasce muscolari fondamentali, ma solitamente poco stimolate, come lo psoas e il sartorio. Attenzione massima mostrata soprattutto sugli esercizi atti a sviluppare l’esplosività muscolare, uno dei problemi principali della scorsa stagione dove era all’ordine del giorno arrivare secondi sui palloni, soprattutto da gennaio in poi. Il lavoro non si riduce al solo campo. La palestra tanto cara a Rongoni, alla quale viene dedicata la prima mezzora, è tenuta molto in considerazione, ma il lavoro è personalizzato fino allo stremo a seconda delle caratteristiche di ogni atleta.
La mancata presenza di Garcia durante la seduta, affacciatosi solo un paio di volte sul campo, non è passata inosservata. Fatto negativo? No, più che altro un consegnare le chiavi della squadra ad un professionista mondiale con tanto di staff di primissimo livello, mettendo in pratica i diktak del presidente Pallotta indirizzato verso la creazione di un vero e proprio “Roma Lab”. Oltre la gestione totale del gruppo nella parte atletica, le sue mansioni si estendono anche a livello psicologico con tanto di coinvolgimento del pubblico nell’incoraggiare ad applaudire la squadra, comprensibilmente stanca dopo una dura seduta, come testimoniato da Leandro Castan in conferenza stampa.
Tutto questo provando ad esprimersi in italiano, lingua che ancora non padroneggia, dimostrando una professionalità, ad un solo mese dal suo insediamento nella capitale, degna di professionisti di un certo calibro. Mourinho Docet.
Giovanni Parisi & Angelo Papi