(A. Austini) Via un tassello, dentro un altro. La Roma è pronta a salutare, stavolta per sempre, Mattia Destro per poi abbracciare finalmente Dzeko. Mentre Baldissoni rientra nella Capitale e conferma la ricerca di «punte e terzini» sul mercato, Sabatini è salito ieri a Milano, dove ha mosso passi decisivi per l’acquisto del bomber bosniaco. E oggi potrebbe spostarsi di nuovo a Montecarlo, con l’obiettivo di cedere il marchigiano al Monaco. L’accordo tra i due club va solo ratificato: circa 12 milioni di euro nelle casse giallorosse, l’ultimo step è l’intesa tra Destro e il club del Principato. Se Sabatini parte (magari insieme al procuratore del centravanti) significa che ci siamo. Con buona pace di Fiorentina e West Ham costrette a defilarsi.
Mattia attende notizie dal ritiro di Pinzolo, consapevole che questi sono i suoi ultimi giorni da romanista. I francesi lo hanno aspettato a lungo e ora pretendono la risposta definitiva. Qualche sondaggio pare sia stato fatto anche su Doumbia mentre Sabatini si è informato sul prezzo dei vari gioielli monegaschi. Su tutti Kurzawa, apparentemente inavvicinabile.
Intanto la Roma si «accontenta» di realizzare un’altra cessione, utile in ottica dei futuri acquisti. A partire da Dzeko. Ieri a Milano nuovo vertice tra Sabatini, l’agente Redzepagic e l’intermediario italiano coinvolto nell’affare. Insieme hanno contattato il Manchester City per ufficializzare la proposta della Roma. Si tratta per una cifra vicina ai 20 milioni di euro, Dzeko ha dato da tempo il suo assenso a un contratto quinquennale, Sabatini è pronto a volare in Inghilterra la prossima settimana per chiudere. Mitrovic, come Bacca, non è mai stato un’alternativa realmente concreta e, valutata l’offerta del Porto, oggi il serbo dovrebbe sbarcare al Newcastle.
L’altro ruolo su cui Sabatini non può permettersi errori è il terzino sinistro. Baba (a giorni la missione dell’agente in Germania) e Adriano rimangono in pole, Masuaku è la terza scelta, Ansaldi un’opzione in più. Nei mesi scorsi il diesse si è anche informato sul prezzo di Alex Sandro scoprendo che il Porto, nonostante il contratto del brasiliano scada nel 2016, pretende il pagamento dell’intera clausola da quasi 25 milioni. Troppi per una società costretta a fare i conti con un bilancio sotto osservazione dell’Uefa.
Oltre a Destro bisogna cedere almeno due tra Doumbia, Gervinho e Ljajic. Per il primo si è riaperta la pista cinese del Beijing e va registrato l’interesse di un paio di club turchi oltre a Watford e West Ham.
Se le difficoltà nel vendere gli esuberi dovessero persistere, c’è un Piano B sempre valido: il «sacrificio» di Romagnoli. Non bastano però i 20 milioni offerti sinora dal Milan che prosegue il pressing anche dopo il rinnovo di Mexes. La Roma resiste ma se l’asticella si alzasse vicino ai 30 milioni sarebbe difficile dire di «no». A Trigoria (e a Boston) il dilemma è aperto: vendere un giovane così promettente, pergiunta a una diretta concorrente, è un bel rischio. Ma il partito dei «favorevoli» alla cessione teme che Romagnoli rischi di diventare una riserva di Castan. Intanto Holebas ha rinviato la firma col Watford, ma per la Roma l’affare è già chiuso. Su Marquinho è piombato invece l’Empoli.