Ieri, Gerson, brasiliano di appena 18 anni acquistato dalla Roma per una cifra importante, ha pubblicato su Twitter una foto che lo vedeva mostrare orgoglioso una maglia giallorossa con sù scritto, Gerson 10. Si è da subito alzato un polverone, molti hanno gridato al sacrilegio, tacciando il talentino di lesa maestà. Pochi minuti fa Sabatini ha voluto far chiarezza: “Su questo ragazzino che in futuro potrebbe essere incidentalmente un grande giocatore, vorrei solo spiegare perché aveva la 10 in mano in una foto: quando la Roma ha cercato di inserirsi per questo ragazzo, ho dovuto usare degli argomenti convincenti e gli ho detto che tra qualche tempo i tifosi della Roma saranno davanti a un grande dolore perché non ci sarà più il loro idolo e il più grande del calcio italiano. Prendiamo atto di una cosa disgustosa successa ad un ragazzino di 18 anni. Gli ho spedito io la maglia, era un argomento per stimolare il giocatore, che non c’entra nulla e va stimato. Con quella maglietta ha voluto esibire orgogliosamente il meglio che la Roma offre al calcio mondiale. Le giocate di Totti non sono replicabili, forse tra quindici anni rivedremo assist come quello per Gervinho a Valencia. Gerson non ha fatto una scelta di soldi, abbiamo utilizzato degli altri argomenti, tra cui proprio quello della presenza di Totti”.
Fonte: Roma Radio