(G. Piacentini) – «Una squadra che vuole dominare il campionato deve uccidere gli avversari, sportivamente parlando. Abbiamo preso un gol da polli ma fatto una partita incredibile, anche se ci siamo addormentati per dieci minuti». L’analisi più lucida della vittoria giallorossa è diDaniele De Rossi. Fascia al braccio, complice l’assenza di Totti, ha guidato la squadra da una posizione differente rispetto al solito, cioè dal centro della difesa.
«Sono contento se la Roma vince e se io sono in campo. Mi è piaciuto lo spirito della squadra, aver giocato a testa alta e aver messo in difficoltà chi pochi mesi fa si è giocato la Champions. Dobbiamo mantenere questa mentalità, anche contro il Frosinone e il Carpi, se ce la faremo saremo più forti anche della altre squadre».
La Roma si trova a più quattro sulla Juventus, e non le capitava da un po’. «Loro, purtroppo, sono ancora molto forti. Hanno zero punti dopo due gare ma sono una macchina, e la mentalità è sempre la stessa: in dieci uomini hanno riaperto una partita che era morta e sepolta, lotteranno fino alla fine anche se alcuni giocatori come Pirlo sono insostituibili».
Come Pirlo, uno specialista dei calci di punizione è Miralem Pjanic, autore del primo gol romanista. «Sono contento di aver segnato, abbiamo strameritato di vincere contro la Juventus perché in campo siamo stati più forti. Abbiamo conquistato tre punti importanti, che ci aiuteranno in questo campionato».
Protagonista, inatteso, è stato anche Manuel Iturbe. Non per il contributo dato in campo, ma per l’ovazione che gli ha riservato l’Olimpico al momento del suo ingresso. Il motivo? La mancata cessione al Genoa, confermata dal d.s. Sabatini. «Voglio scusarmi con il Genoa, ma ho cambiato idea e perché non voglio indebolire la Roma. Resterà qui e ci aiuterà a vincere».