(G. Piacentini) Sta diventando sempre più un intrigo la cessione di Juan Manuel Iturbe al Genoa.
Dopo il grande ottimismo di due giorni fa, con il calciatore che aveva deciso di accettare il trasferimento alla corte di Gasperini, la trattativa che sembrava già delineata (5 milioni di prestito oneroso e il riscatto fissato a 20) si è bloccata. Ripensamento tecnico da parte di Walter Sabatini (che lo scorso anno lo pagò 24,5 milioni bonus compresi dal Verona) o motivi economici? Probabilmente entrambe le cose.
Perché se da una parte il d.s. vivrebbe come una sconfitta personale la partenza di Iturbe – le cui lacrime davanti alla possibile cessione hanno toccato il cuore di tanti tifosi, che gli hanno manifestato grande affetto sul web – dall’altra ci sono dei dettagli economici che non erano stati risolti. Uno su tutti lo stipendio di Iturbe, che guadagna circa 2 milioni di euro, mentre il Genoa ha fissato ad un milione il tetto degli ingaggi: la differenza, come capitato in passato per Borriello, dovrebbe pagarla la Roma.
Le parti si sono date appuntamento a dopo la gara con la Juventus, per cui la situazione si deciderà, in un senso o nell’altro, tra stasera e domani. Iturbe è stato comunque convocato da Garcia e con lui Paredes (andrà in prestito all’Empoli), Ibarbo (finirà alla Sampdoria) e Adem Ljajic, che finora ha rifiutato tutte le destinazioni. Stamattina sbarcano a Fiumicino i talentini argentini Ezequiel Ponce e Tiago Casasola, attaccante e difensore.