(L. Valdiserri) – Due vecchi amici e un pezzo per soli collezionisti. La Roma trova il Barcellona di Luis Enrique e il Bayer Leverkusen di Rudi Voeller nel girone di Champions League, storia recente e passata, ma potrebbe chiedere qualche notizia sul Bate Borisov a Sergei Gurenko, il bielorusso che giocò 7 partite con la squadra di Fabio Capello (’99-2001) lasciando la capitale qualche mese prima della grande festa dello scudetto. Quello che si dice «timing». Il Bate Borisov, per la cronaca, ha vinto soltanto 3 partite su 24 nelle fasi a girone di Champions League, ma una proprio contro il Lilla allenato da Rudi Garcia. L’incrocio con Luis Enrique – che al Barcellona ha portato con sé il vice Robert Moreno e il preparatore atletico Rafa Pol Cabanellas, che erano stati con lui nell’avventura di Trigoria nella stagione 2011-12, la prima della nuova proprietà statunitense – questa volta è ufficiale. Contano i punti in campo e la Roma dovrà fare molto meglio del 5 agosto scorso, quando fu triturata 3-0 (Neymar, Suarez e Rakitic) nel trofeo Gamper al Camp Nou. Luis Enrique ha lasciato più scettici che amici a Roma, ma tra questi c’è Claudio Bisceglia, il traduttore che condivide con lui la passione dalla bicicletta, a cui Lucho ha dedicato un pensiero in diretta tv nel dopo gara della finale di Berlino contro la Juventus. Non c’è bisogno di descrivere la forza del Barcellona, campione in carica e favorito per bissare il titolo (non ci riesce nessuno dai tempi del Milan di Sacchi, nel 1989 e 1990). Dalla parte della Roma c’è solo la tradizione: un pareggio (1-1) e una vittoria (3-0 all’Olimpico) nel precedente 2001-2002, quando Luis Enrique era un giocatore dei blaugrana.
Rudi Voeller, direttore sportivo del Bayer Leverkusen, fa ancora battere il cuore dei tifosi con qualche anno in più. Lui, il tedesco che volava sotto la curva, ha comunque fatto anche un favore recentissimo ai giallorossi: ha eliminato la Lazio nel preliminare di Champions, portando 8 milioni di euro (market pool) nelle casse della Roma. I rapporti tra Roma e Bayer sono ottimi, come dimostra anche la recente cessione ai tedeschi del giovane difensore Tin Jedvaj. In passato ci fu qualche problema per il passaggio di Emerson, che portò anche a una causa presso la Fifa. Tra i giocatori che hanno vestito le due maglie c’è anche Juan, uno dei migliori affari qualità-prezzo del mercato giallorosso. Due vecchi amici e una tifoseria, quella del Bate Borisov, che potrà portare a Roma ben pochi tifosi. Almeno dal punto di vista dell’ordine pubblico, per la prima fase, non dov rebbero esserci problemi.