(G. De Carolis) Appena 85,15 milioni. Le maglie della serie A costano tanto ma valgono poco. Il calcio si vede però fatica a vendersi. Ancora sei squadre sono senza sponsor principale (Fiorentina, Genoa, Lazio, Roma, Samp e Palermo), e molte non riescono a sfondare il muro dei 2,5 milioni di incassi. In cima restano Juventus e Milan, con 17 milioni da Jeep e Fly Emirates. A sorpresa al terzo posto si piazza il Sassuolo. Il patron Squinzi tramite la sua Mapei gira ai neroverdi ben 15 milioni, più di quanto la Pirelli passa all’Inter (13). Al Napoli l’acqua Lete versa 9,7 milioni. Cifre lontanissime dagli incassi della Premier League, faro nella raccolta pubblicitaria e nell’ottimizzare i ricavi del merchandising. La maglietta del Manchester United è la più pagata al mondo, con Chevrolet disposta a spendere 70 milioni l’anno per promuovere il marchio. Più del doppio di quanto la Qatar Airways paga al Barcellona (32) o la Fly Emirates dona al Real Madrid (30). Il Chelsea ne incassa dalla Yokohama 55, e doppia il Bayern Monaco fermo a 27 grazie al matrimonio con la Deutsche Telecom. Un divario ampio, anche perché le squadre inglesi non devono combattere con il fenomeno delle maglie contraffatte, quasi inesistente in Inghilterra. In serie A sono bassi gli incassi dagli sponsor, pur essendo sempre più numerosi sulle t-shirt. L’Atalanta incassa 2,5, il Toro 2, Chievo e Verona 1,5, il Frosinone 1,2, l’Empoli 1,1, Bologna e Udinese 1, il Carpi 700 mila.