(D. Stoppini) – «Piacere, Francesco. E stai tranquillo, nessun problema». Poche parole ma significative: Totti e Gerson si sono incrociati ieri e hanno scherzato sul polverone che si è alzato dopo il tweet del giocatore brasiliano e la maglia numero 10. Totti ha coccolato il futuro compagno, che nell’incontro era pure imbarazzato. Poi il capitano giallorosso ha voluto rendere pubblico il suo pensiero, attraverso il blog: «L’augurio più grande che posso fare a tutti i ragazzi e ai calciatori che avranno l’opportunità di indossare la maglia numero 10 della Roma è di scambiarla un giorno con un grande campione come Messi (cosa che è accaduta a Totti una settimana fa, ndr ). La 10 è la mia seconda pelle, ma tutti devono poter cullare il sogno di indossarla». Il sogno che ha pure Gerson, che in serata su twitter ha scritto: «La maglia era un regalo, quel numero non è il mio», ha precisato. E il d.s. Walter Sabatini ha aggiunto: «Gliel’ho spedita io in Brasile, Totti è stato uno degli argomenti che ho usato per convincerlo a venire a Roma». Ieri, dopo la sbarco a Fiumicino in mattinata, il centrocampista ha svolto la prima parte delle visite mediche, che proseguiranno stamattina. In serata sarà all’Olimpico per l’Open day, prima di ripartire per il Brasile. Fino a dicembre giocherà con il Fluminense. Il suo trasferimento ha fatto molto rumore in Brasile: l’agente Machado ha minacciato di ricorrere alla Fifa dopo essere stato scavalcato nell’affare dal padre del ragazzo. E la Roma, per evitare futuri guai, ha deciso di ascoltare anche le pretese dell’agente brasiliano.