(M. Pasotto) Nessun aggiornamento su Romagnoli, assicura Galliani al termine del pranzo ufficiale del torneo trascorso in compagnia di Perez, Rummenigge, Butragueño, Gandini e Tassotti. Quindi, il copione parrebbe sempre il medesimo: Milan disposto a mettere sul piatto 25 milioni, Roma che ne chiede 5 in più. Ma all’orizzonte si intravedono possibili cambi di scenario, riconducibili al mercato giallorosso. Che finalmente inizia a muoversi. Ad accelerare. Per esempio è arrivato il transfer (provvisorio) di Salah, ma soprattutto la Roma conta di annunciare entro il fine settimana la fumata bianca per Dzeko. Ecco allora che l’eventuale cessione di Romagnoli non costituirebbe più una sorta di «affronto» alla piazza romanista. Almeno, non nella misura in cui lo sarebbe stato nei giorni scorsi.
MESSAGGIO Il dialogo fra Galliani e Sabatini potrebbe dunque riprendere con modalità un po’ più concilianti. Anche perché Romagnoli è il miraggio ricorrente di Mihajlovic, e tutti i piani-B esaminati sino ad ora dal Milan non sono stati ritenuti altrettanto all’altezza. Che in casa rossonera ci siano movimenti in difesa all’orizzonte, è chiaro anche dal colloquio di queste ultime ore in terra bavarese fra Galliani e Martin Guasta, il procuratore di Gabriel Paletta. Con Romagnoli in arrivo, potrebbe essere proprio l’italo-argentino il centrale in procinto di cambiare aria. Ieri, intanto, Mihajlovic ha risposto così alla domanda sulla necessità di rinforzi in mediana: «Non possiamo cambiare tutti… – ha detto sorridendo -. La società sa dove deve intervenire e il mercato è lungo». Il messaggio è forte e chiaro.