(E.Bergonzini) – Era un attaccante fenomenale, ma di Batistuta in Italia ci si ricorda anche per l’esultanza particolare. Quella “mitraglia” fatta per anni a Firenze prima e a Roma poi, lo contraddistingueva tanto quanto le sue doti tecniche. Al suo primo anno in giallorosso ha riportato lo scudetto dopo anni di attesa, e anche per questo, gol dopo gol, esultanza dopo esultanza, sembrava caricasse l’ambiente ad andare all’assalto del grande sogno. Quando Benatia si è presentato all’Olimpico con la stessa “mitraglia” di Batigol i tifosi si sono esaltati, e a lungo hanno sognato di rivincere lo scudetto. Ora però al difensore marocchino hanno tolto le munizioni.
DIVIETO — Intervistato dalla Münchner Merkur, Benatia ha spiegato che non esulterà più in questo modo: “Ho cominciato ad esultare facendo la mitraglia quando stavo a Roma -ricorda –. Mi portava bene e quindi ho continuato a farla”. In Germania però il gesto non è stato apprezzato. Dopo il suo primo gol bavarese (il 13 dicembre contro l’Augsburg) Medhi è tornato ad impugnare la mitragliatrice, facendo però sobbalzare i dirigenti del Bayern: “Esultai così e in società mi hanno chiesto di evitare”. Per questo dopo il suo gol all’Amburgo nella prima giornata di campionato Benatia ha semplicemente abbracciato Xabi, autore dell’assist: “Vorrei fosse chiaro che il mio non era un messaggio politico o militare. Con quell’esultanza volevo solo dire “segno un sacco di gol, bumbumbum”. Non volevo sembrare aggressivo o ferire la sensibilità di qualcuno. Ma non ho problemi ad evitare di esultare così”. L’importante, tutto sommato, è segnare. Di Batistuta ci si ricorderebbe anche se la sua esultanza fosse stata diversa…