(S.Carina) – La decisione è sofferta e coraggiosa ma sembra inevitabile. Verrà presa entro domani, a seguito dell’ultima consulenza medica. Tuttavia dopo qualche titubanza iniziale (dettata dai pareri discordanti dei medici consultati) e a meno di ripensamenti in extremis, Kevin Strootman si avvia al terzo intervento chirurgico al ginocchio sinistro negli ultimi 18 mesi. Un calvario che ha visto il campione olandese scendere in campo per appena 325 minuti dopo la prima operazione (9 marzo 2014), quando a Napoli riportò la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Poi il nuovo stop: il 30 gennaio del 2015 nuovo intervento che nelle idee originali doveva essere “riparatore” del primo: «Purtroppo ho riportato qualche danno cartilagineo dopo il colpo ricevuto con la Fiorentina – scrisse all’epoca il calciatore su Facebook – Questo significa che devo prendermi un periodo di riposo più lungo del previsto. Sono estremamente deluso dal fatto che ci vorrà molto più tempo prima di tornare in campo». Tempi che anche stavolta non saranno brevi. Almeno 6-8 mesi visto che non si tratterà di un intervento esplorativo, in artroscopia. Se Strootman non cambierà idea, si sottoporrà ad una nuova operazione (presumibilmente già in settimana) che servirà per sistemare nuovamente il legamento che ancora lo fa soffrire. Ormai l’esitazione del campione olandese sembra essere dettata soltanto dove effettuare l’intervento chirurgico: in Italia o in Germania. Non certo in Olanda, dove l’ex Psv si era affidato nelle precedenti occasioni. La Roma ha dato assoluta carta bianca al ragazzo che inizialmente era caduto nello sconforto dopo aver appurato da qualche settimana di non riuscire a forzare negli allenamenti. Da sottolineare il gesto nobile da parte del club: pronto il rinnovo contrattuale che nelle intenzioni servirà al ragazzo per non sentirsi solo. A 25 anni Strootman ha ancora tanto da dire al calcio.
NO AL PRESTITO Purtroppo non lo potrà fare in questa stagione. È per questo motivo che nelle ultime ore la Roma ha chiesto all’Inter il prestito di Guarin. Prima risposta nerazzurra negativa. Se il colombiano si muove, lo farà soltanto con una cessione definitiva. Ma Sabatini non demorde, consapevole che le vie del mercato sono infinite e quello che sembra impossibile oggi potrebbe verificarsi domani. Il ds confida sul lavoro dell’agente del colombiano (Marcelo Ferreyra) che da ieri è in Italia e ha già incontrato la dirigenza interista. Guarin aspetta: ha già dato la sua disponibilità al trasferimento. Sinora il suo pre-campionato è stato in sordina e al debutto domenica scorsa è rimasto a guardare. Ufficialmente per una condizione atletica precaria dovuta ad un problema muscolare in via di risoluzione. Lo stesso che lo aveva costretto a saltare il triangolare con Milan e Sassuolo prima di Ferragosto. La valutazione del suo cartellino non è proibitiva: 10 milioni. Da non escludere uno scambio con Ljajic che non è convinto della concreta possibilità di accasarsi all’Aston Villa. Il problema è che l’Inter considera il serbo l’ultima carta da giocare, nel caso non riuscisse ad arrivare alle prime scelte (Perisic, Lavezzi e/o Lamela). Ma i giorni trascorrono, la dead-line del mercato si avvicina e ricomporre la coppia Jovetic-Ljajic che tanto bene fece a Firenze, potrebbe alla fine non essere un ripiego. Con i nerazzurri resta calda anche la pista Juan Jesus. Intanto ieri è arrivato Digne che ha subito conosciuto i nuovi compagni e sostenuto le visite mediche. Capitolo cessioni: il Frosinone insiste per Ibarbo e il Genoa, oltre a Carbonero, aspetta Iturbe, tentato dal Benfica. De Silva va al Roda: prestito biennale.