(A. Serafini) Non è bastata un’estate di mezzo per cancellare la stessa sensazione. Con i pregi e difetti che hanno caratterizzato gran parte della scorsa stagione. Sarà per questo che Rudi Garcia approccia l’analisi della gara battendo sul solito tasto: «Ci è mancata velocità nella costruzione del gioco, troppa lentezza soprattutto nel primo tempo, anche a causa delle condizioni del terreno. La prima partita di campionato è sempre complicata per tutti, alla fine ne è uscito fuori un pareggio logico, ma un punto in trasferta non è una catastrofe».
Valutazione condivisibile, anche se la Roma dovrà lavorare ancora molto per togliersi di dosso tutto ciò che non ha funzionato nel suo secondo anno in giallorosso. Questa volta senza alcun bisogno di fissare preventivamente obiettivi e traguardi: «La nostra unica missione è quella di fare bene, cercando la qualificazione alla Champions che di certo non sarà facile. Al momento però sono discorsi prematuri, privi di attualità. Vi assicurò però che non ci manca l’ambizione, quindi adesso pensiamo soltanto a vincere la prossima in casa».
Una bella partenza in salita considerando che domenica all’Olimpico arriverà la Juventus campione d’Italia. E il pensiero di incorrere in un altro passo falso aprirebbe uno scenario ben diverso dalle aspettative estive: «Sarà curioso affrontare così presto i bianconeri – spiega il francese – perché basterà aspettare soltanto una settimana per avere un’idea un po’ più precisa. Hanno perso dei campioni come Pirlo, Tevez e Vidal, ma hanno acquistato grandi talenti che conosciamo molto bene».
E se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, c’è comunque bisogno di tempo per oliare i meccanismi. Soprattutto per i volti nuovi. Garcia quindi alza il muro di protezione di fronte all’opaca prestazione di Salah e alla prima tanto attesa di Dzeko: “Edin ci aiuterà a giocare di prima, un aspetto che spesso ci è mancato. Non dimentichiamoci che entrambi ci hanno raggiunto da poco e per questo sono convinto che basterà soltanto poco tempo prima di vederli al 100%. Discorso valido anche per Castan». Anche perché il mercato non è chiuso, la rosa non è ancora completa e Garcia non può far a meno di ricordarlo: «Sapevamo che ci saremmo presentati a Verona con gli uomini contati, per esempio ho dovuto inserire Gyomber in panchina anche se non aveva alcun allenamento con noi. Rudiger invece è ancora in infermeria, ma nonostante questo sono contento di come si è comportata la difesa. Florenzi sta imparando bene il ruolo, ha fatto un gol come sa lui e sul piano difensivo ha lavorato bene».
Meglio quindi tenere alto il morale: «Quando non si sa vincere, serve non perdere». Cercando di cambiare passo il prima possibile.