(E. Menghi) Sostituito insieme a Salah con la Roma sotto di un gol. Qualche minuto prima una smorfia di dolore sul volto per l’ennesima fitta a una caviglia che non vuole guarire. Non è stato un bell’esordio per De Rossi, che al momento del cambio ha avuto un gesto di nervosismo: Vito Scala, il personal trainer di Totti, gli si è fatto incontro ma Daniele lo ha allontanato. Poi s’è calmato, ha parlato subito con Garcia e gli ha mostrato il piede dolorante. Ma la sua rabbia era dovuta soprattutto al gol incassato. A fine gara, De Rossi insieme a Totti e Scala sono usciti per ultimi dagli spogliatoi del Bentegodi: il caso è subito rientrato.
Il sollievo l’aveva fatto tornare già Florenzi, col gol del pareggio. «Più che di falsa partenza – spiega il multiruolo – parlerei di un piccolo intoppo in una gara importante. Con un po’ di cattiveria e cinismo in più potevamo fare nostra la partita, ma abbiamo dato tutto. Con la tecnica che abbiamo a centrocampo e in attacco, riusciremo a scardinare queste difese. Domenica abbiamo una partita importante, possiamo dire la nostra in campionato. Tra poco vedrete la vera Roma, eravamo leggermente imballati, ma la brillantezza arriverà».
Alla Juve non ci pensa: «Esiste solo il cammino della Roma, senza badare a chi sfidiamo, che sia la Juventus o il Vitinia (la sua città natale, ndc). Abbiamo le qualità per battere i bianconeri. Abbiamo tenuto i migliori e preso grandi giocatori. Dzeko è un campione, come Totti. Cambia il modo di giocare, ma ci adattiamo». Per Szczesny il bicchiere è decisamente mezzo vuoto: «Non abbiamo giocato bene, noi pensiamo allo scudetto, ma se vogliamo aggiudicarcelo dobbiamo vincere queste partite». Garcia sottoscrive e non concede riposo: questa mattina la Roma tornerà al lavoro.