(G. Adamoli) Oltre a Triulzi, il procuratore che lo rappresenta in Italia, anche Mascardi, che lo segue da quando era giovanissimo, gli dice che a questo punto la cosa giusta è andare a Genova e rilanciarsi facendo un grande campionato. «Sì, però a Roma non torno più», risponde con orgoglio Iturbe, che non digerisce il fatto di essere scaricato dal club giallorosso dopo una sola stagione. Arriva in prestito per 5 milioni con il diritto di riscatto fissato a 15. Un prestito onerorississimo che però è soprattutto un artificio contatibile per evitare alla Roma una pesante minusvalenza che un club quotato in borsa non potrebbe permettersi. I cinque milioni corrispondono al costo dell’ammortamento annuale di Iturbe pagato lo scorso anno 22 milioni più bonus. Di quei 5 milioni poi il Genoa rientrerà in gran parte, la Roma infatti si è accollata una buona fetta dell’ingaggio del giocatore che si aggira sui 4 milioni lordi a stagione.
E ora è una lotta contro il tempo per espletare le pratiche burocratiche e depositare il trasferimento in Lega entro mezzogiorno di oggi e consentire così ad Iturbe di scendere in campo domani contro il Verona. A questo punto le visite mediche saranno rinviate a lunedì perché già oggi il giocatore argentino si allenerà con i nuovi compagni. La seduta è fissata a Marassi per consentire a Burdisso e compagni di testare il nuovo manto misto erba-sintetico del Ferraris (“me ne hanno parlato molto bene”, confida Gasperini). Per altro Iturbe ha già avuto nelle scorse settimane l’idoneità da parte dei medici della Roma.
L’arrivo di Iturbe non implica automaticamente la partenza di Perotti. Dovesse partire Diego a Gasperini, considerate le difficoltà ad ambientarsi di Lazovic, Gakpè e Capel, servirebbe un altro esterno d’attacco e la scelta cadrebbe su Suso del Milan. Altro colpo è quello di Cristian Daniel Ansaldi, argentino di Rosario, 29 anni il prossimo 20 settembre, il laterale mancino che serviva a Gasperini per tappare il buco sulla fascia sinistra. (…)