Roma è in trepida attesa. Il big match contro la Juve non è mai una partita come le altre. Spesso non dura neanche i soliti 90 minuti, ma si protrae per giorni e giorni, in preda alle polemiche (spesso arbitrali). L’andata dello scorso anno, giocata allo Juventus Stadium, fu decisa in maniera rocambolesca dall’arbitro Rocchi. Oggi sarà Nicola Rizzoli a dirigere il match, fischietto della finale dell’ultimo mondiale. Le due squadre sono cambiate molto dalla scorsa stagione: la Juventus ha perso Vidal, Pirlo, Tevez e Llorente, e ha messo dentro Alex Sandro, Cuadrado, Dybala e Mandzukic, senza perdere Pogba. La Roma ha preso Szczesny, Digne, Salah e Dzeko e sta cercando di sfoltire il reparto avanzato.
Iturbe fino a poche ore sembrava essere un nuovo giocatore del Genoa: 20 milioni il costo totale dell’operazione tra prestito e riscatto. Poi c’è stato il ripensamento di Walter Sabatini: bocciare dopo una sola stagione negativa un patrimonio come l’argentino sarebbe quasi delittuoso. Il cerchio si stringe intorno a due attaccanti allora: Ibarbo e Ljajic; Gervinho è il pupillo di Garcia e difficilmente partirà. Il colombiano invece, è vicino alla Sampdoria. Ljajic ha molti estimatori in Inghilterra.
In entrata è finita la telenovela Digne: il Paris Saint Germain ha concluso con Kurzawa e permesso al francese di raggiungere Rudi Garcia nella Capitale. “È un grande allenatore e per ogni giocatore è un piacere essere guidati da uno come lui” – le parole di Digne in conferenza stampa – “La Roma è un grande progetto, una grande sfida e sono contento di essere qui”. Nella giornata di sabato è arrivato, a sorpresa, William Vainqueur, centrocampista della Dinamo Mosca, per una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Il francese sarà il sostituto di Kevin Strootman, ancora bloccato dall’infortunio al ginocchio, dal futuro purtroppo non molto roseo.
Proprio l’olandese e Rudiger sono gli unici non convocati da Garcia per la gara di oggi. Iturbe è convocato, il ché lo allontana da imminenti cessioni, e anche Torosidis, che ha avuto qualche problema. L’obiettivo di Garcia è quello di recuperare il greco per la Juve “così da inserire Digne con calma”, come confermato in conferenza stampa. Convocato anche Maicon che non è al 100%.
La Roma si presenta al match con un punto in classifica, uno in più della Juventus, frutto di una prestazione non molto incisiva, che ha rievocato i fantasmi della scorsa stagione. “Dobbiamo avere un ritmo più alto” – le parole del mister in conferenza – “Dobbiamo iniziare come se fossimo subito sotto nel tabellone. In questa settimana abbiamo lavorato per essere al 100%. In Italia è particolare giocare una gara così importante alla seconda. Dobbiamo giocare per vincere e sfruttare il fattore casalingo”.
Pochi dubbi di formazione per Garcia che dovrà valutare le condizioni di Torosidis e di Maicon. Se il greco ci sarà posticiperà l’esordio di Digne, altrimenti sulla corsia di sinistra scenderà proprio il francese. Maicon dovrebbe recuperare sulla destra; sempre a disposizione Florenzi, che grazie anche al gol contro il Verona, si giocherà le sue chance anche nel ballottaggio nell’attacco. In porta Szczesny, con Manolas e Castan confermati al centro. A centro campo lo stesso di Verona, con De Rossi, Nainggolan e Pjanic. Davanti il rebus di Garcia da risolvere per una posizione: Salah e Dzeko sono sicuri del posto, mentre Gervinho, Iago Falque, Florenzi, Iturbe e Totti se la giocano. Il tecnico francese vuole affrontare la Juve in velocità e quindi il ballottaggio sembra ristretto ad uno tra Gervinho e Falque, ma potrebbe anche puntare sui polmoni di Florenzi, in grado di dare una mano in fase di copertura a Maicon, rendendolo così più libero di salire. E poi c’è Totti, snobbato nella trasferta di Verona, ma che solitamente non perde mai i grandi appuntamenti.
Garcia ha solamente l’imbarazzo della scelta.
Di Matteo Isidori