“Fatece largo che passamo noi” risuona all’Olimpico dopo il liberatorio triplice fischio finale di Rizzoli. Sulle note di Lando Fiorini è la Roma a godere, portando a casa una vittoria psicologicamente pesante sulla Juventus. Gode Roma con la sua coppia bosniaca: Pjanic e Dzeko firmano un successo d’oro prima della sosta delle Nazionali. Due gol magnifici nei quali i due compagni-amici mostrano tutte le loro qualità. Punizione perfetta di Pjanic dai 20 metri al quarto d’ora della ripresa, colpo di testa straordinario di Dzeko che al 33′ salta con Chiellini aggrappato e schiaccia in rete mettendo in porta palla e Buffon. Nel finale però la Roma trema, si complica la vita regalando (con l’uomo in più per l’espulsione di Evra) un gol a Dybala e ringrazia Szczesny, autore di un autentico miracolo al terzo minuto di recupero su un colpo di testa in mischia di Bonucci. Roma quattro punti, Juve zero come mai accaduto nella sua storia dopo due giornate.
SORPRESE GARCIA – Torosidis e Maicon non vanno neanche in panchina, dal primo minuto gli esterni sono Florenzi e l’esordiente Digne. L’esclusione a sorpresa è Castan, il cui posto a fianco a Manolas è preso da De Rossi. Keita in regia dirige, Nainggolan scende in trincea contro Sturaro, mentre Pjanic fa la spola tra mezzala e trequarti facendo impazzire Padoin. Davanti c’è Iago Falque, larghissimo a sinistra per tenere basso Lichtsteiner. Allegri non fa allargare Caceres per non lasciare Bonucci uno contro uno con Dzeko. Chiellini si occupa di Salah con i raddoppi di Evra. Il tecnico livornese manda in campo la Juve per prendere il pareggio: squadra corta sempre sotto al pallone, col possesso lasciato alla Roma sino al gol di Pjanic.
25 MINUTI INTENSI – Garcia aveva chiesto maggiore intensità rispetto alla prova di Verona e l’inizio della Roma è fulmineo: dopo neanche sessanta secondi Digne è già in sovrapposizione a Iago Falque, il cross da sinistra sta per arrivare a Florenzi, i cui piedi vengono incrociati da Mandzukic: Rizzoli, sbagliando, non se la sente di fischiare il rigore così velocemente. Giallorossi aggressivi sulle seconde palle, per un quarto d’ora la Juve non esce dalla propria metà campo subendo il veloce fraseggio della Roma. Al 4′ Chiellini salva in mischia anticipando Dzeko su un cross di Digne e sull’angolo successivo Florenzi pesca Keita sul secondo palo ma il maliano calcia largo. Tre minuti e Iago Falque si scatena: combinazione prima con Digne, poi con Dzeko, recupero di Pjanci su Pogba e altra triangolazione stretta tra Salah e lo spagnolo conclusa con un tiro potente alto due metri. Al 9′ è Florenzi a sprecare una fulminea ripartenza di Salah, calciando male un pallone d’oro da servire a Dzeko sul secondo palo. Al 23′ l’occasione migliore del primo tempo per la Roma: azione manovrata rapidamente da sinistra a destra, Salah appoggia per Pjanic che di interno destro centra il palo lontano a Buffon battuto. Le energie della Roma sembrano esaurirsi lì e, passato lo spavento, la Juve riprende un minimo di coraggio ma Manduzkic e Dybala sono molto ben controllati da Manolas e De Rossi, puntuali in anticipo e marcatura.
SINFONIA BOSNIACA – Più confusa la partenza della Roma nella ripresa: la scintilla combattiva è accesa da Nainggolan e Salah: al 10′ l’egiziano strappa a Pogba un pallone in zona d’attacco e guadagna una punizione sui cui sviluppi Radja calcia un bolide messo in angolo da Buffon con un grande intervento all’angolo basso. Un minuto più tardi è Pjanic a ricevere il pallone buono dopo una mischia scaturita da un tiro di Nainggolan, ma la girata del bosniaco è debole e centrale. Al 14′ è Dzeko a ricevere un tiro sbilenco di Florenzi e, dopo uno stop non facile, calcia col mancino trovando la respinta di piede di Buffon. L’azione prosegue e il centravanti si guadagna un’ottima punizione dai 20 metri. Pjanic la trasforma in un diamante, superando la barriera e insaccando Buffon rimasto fermo, 1-0. Allegri tenta di reagire subito inserendo Morata per Mandzukic e sfiora il pareggio: De Rossi rischia toccando di mano al limite dell’area, la punizione di Dybala però finisce alta. La Roma riprende in mano il pallino del gioco, Allegri scopre la mediana inserendo Cuadrado per Padoin. I bianconeri sono spaccati in due in mezzo al campo, per la Roma si aprono gli spazi. Al 28′ Pjanic arriva sul fondo e mette al centro dove Dzeko gira in porta di prima di sinistro: Chiellini col corpo respinge. Iturbe appena entrato fa secco Evra che, già ammonito, lo stende. Rizzoli stavolta non può esimersi dal rosso, Juve in 10. E’ al 33′ esplode la silenziosa Sud: Nainggolan batte veloce una punizione lanciando Falque: lo spagnolo rovescia al centro dove Dzeko domina Chiellini nel corpo a corpo impedendogli di passare avanti. Lo stacco e il colpo di testa sono luce nuova per gli occhi dei romanisti. Buffon finisce dentro. Un gol di un centravanti vero. Da centravanti vero. Da dominatore. 2-0.
SPIDER SZCZESNY – I ritmi forsennati vengono accusati dalla Roma nell’ultimo quarto d’ora, assalita anche da un pizzico di paura di vincere. La Juve ne approfitta e si riversa in avanti lasciando il fianco scoperto al contropiede romanista. Al 41′ Nainggolan ha ancora la forza per un box to box, tarda però nel servire Iago Falque che si infrange sui pugni di Buffon in una ripartenza 5 contro 3. Keita si rilassa un attimo e Pereyra, appena entrato, lo ringrazia per il passaggio arrivando in area e servendo Dybala per il 2-1. La Juve tenta l’arrembaggio nei quattro di recupero e Szczesny salva la Roma sul colpo di testa in mischia di Bonucci: un autentico miracolo che fa largo alla Roma, ancora poco lucida nella costruzione del gioco ma indubbiamente rinfrancata nello spirito. A Sabatini ora le mosse finali nelle ultime 24 ore di mercato.
A cura di Daniele Luciani