VERONA (4-3-3): Rafael 6.5; Pisano 6, Marquez 7, Moras 7, Souprayen 5 (dal 34′ s.t. Romulo sv); Sala 6, Greco 6.5, Hallfredsson 6.5; Juanito Gomez 6 (dal 29′ s.t. Siligardi sv), Toni 7, Jankovic 7 (dal 38′ s.t. Pazzini sv). A disp.: Gollini, Vencato, Bianchetti, Winck, Albertazzi, Viviani, Laner, Checchin, Zaccagni). All. Mandorlini 7.
Roma (4-3-3):
Szczesny 6.5 Un paio di ottimi interventi che salvano il risultato nel momento di massima difficoltà. Buona confidenza con i piedi, forse troppa. Poco può sul gol di Jankovic.
Florenzi 6.5 Non inganni il gol fatto. Benissimo nella fase confusionaria finale, dove in spinta è ottimo. Meno in fase difensiva, dove i movimenti del terzino puro sono ancora da registrare.
Manolas 6 Mena a destra e a manca senza mai tirarsi indietro. Non vince sempre contro Toni, pagando forse l’inesperienza contro il vecchio volpone.
Castan 5 Come sottolineato da Leandro nel precampionato, i giudizi non devono prescindere dall’intervento al cervello. Detto questo, prestazione insufficiente: poco brillante e in ritardo nelle chiusure. Distanze in campo da rivedere.
Torosidis 4 Malissimo sul gol di Jankovic, dove sembra completamente spaesato. Errore da principiante. Urge l’arrivo di un vero terzino sinistro.
Pjanic 5 Un giocatore della sua qualità non può sbagliare a tre minuti dal termine la palla della vittoria. Senza infamia e senza lode la sua prestazione. E’ lecito attendersi di più da lui.
De Rossi 6 Presidia bene la zona, deciso ed efficace nei contrasti e puntuale in chiusura. Bene nel primo tempo dove salva sulla linea la palla di Jankovic del possibile 1-0 dei veronesi. Non è una novità la mancanza di precisione in impostazione.
Nainggolan 5.5 Errori pesanti in impostazione, nonostante la solita grinta. Meno brillante della scorsa stagione, ma qualche campanello d’allarme era già stato palesato nel precampionato. Da ascrivere a suo merito, la palla deliziosa servita a Pjanic, che però spreca.
Salah 5.5 Qualche lampo per l’egiziano, poco e mal servito dei compagni. Ancora avulso nel “gioco” della Roma.
Dzeko 6 Si danna l’anima e paradossalmente si vede più in fase difensiva che offensiva. Una palla gravida dalle sue parti e puntualmente finisce fra i pali e solo un attento Rafael evita la rete. Va inevitabilmente servito in altro modo se si vogliono sfruttare le sue immense potenzialità.
Gervinho 5 Nel caos organizzato del gioco giallorosso, è l’unico imprescindibile. Ma la preghiera dell’Ave Maria non sempre sortisce l’effetto desiderato. Viene sostituito a 10 minuti dalla fine, quando ormai la frittata è fatta.
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Keita 5.5 Il massimo lo dà in panchina, dando indicazioni a Garcia sul “gioco” della sua squadra. Entra e anche lui paga la mancanza di organizzazione.
Iago Falque 6 Tatticamente utile.
Ibarbo sv Cambio inutile.
Garcia 4 – Rispetto allo scorso anno non è cambiato assolutamente nulla. Assenza totale di gioco e confusione nella manovra nonostante i giocatori in campo siano tecnicamente di un certo livello. Identico risultato rispetto al 22 febbraio scorso, però la prestazione sembra addirittura peggiorata. I terzini sono una lacuna, e questo è indubbio, ma con il Verona era lecito attendersi molto ma molto di più. C’è la sensazione che non basti il mercato per cambiar volto a una squadra ancora lontana anni luce dalla Juve. Proprio con i bianconeri ci si attende la risposta sul campo, ma se le premesse sono queste, non bisogna farsi illusione.
Giovanni Parisi&Angelo Papi