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AS ROMA Nainggolan: “Siamo arrivati al livello della Juventus. Speriamo di far meglio dell’anno scorso”

Nainggolan
Nainggolan

Radja Nainggolan è stato il protagonista quest’oggi del programma Slide Show, in onda sul canale tematico giallorosso. Queste le sue parole:

Il gol di Pjanic contro la Juve

“Il gol alla Juve. Ha segnato Mire. Io, quella partita, per i tanti battibecchi con i tifosi, la sento tanto e quindi per me è sempre importante ed ero molto contento per la vittoria. Questa stagione penso siamo arrivati ai loro livelli, magari siamo andati oltre. Vincere con la Juve è sempre bello. Quella vittoria ci ha dimostrato che sul campo siamo forti e che possiamo vincere anche contro le grandi. Questo fa capire che ci siamo anche noi e spero di far meglio della scorsa stagione sulla continuità e di esserci anche a fine campionato”.

La sorella.

“Io e mia sorella da piccoli, era a scuola. Non sono cambiato tanto…”.

I primi passi nel calcio.

“Mio nonno era influente in questa piccola società, giocavo insieme a mia sorella fino a 10 anni. Poi ci siamo divisi”.

Al Piacenza.

“Avevo già fatto 2 anni fi giovanili, era il primoda titolare con Pioli. Ho fatto una buona stagione da professionista. Sono arrivato a 17 anni, avevo avuto difficoltà all’inizio perché ho lasciato la mia famiglia. Ma ho trovato ragazzi d’oro che anocra sento”.

Con Pinilla.

“E’ un fratello, lo sento tutti i giorni. Caratterialmente è simile a me, ci siamo trovati subito con le famiglie. Ho trovato una persona che porterò sempre con me. Il Cagliari vuol dire ancora tanto, mia moglie è di lì. Ancora oggi sento gli ex compagni e penso che è stata la prima famiglia nel calcio. Li rinfrazio per tutto e magari un giorno ci tornerò. E’ stato un passo importante per la mia crescita”.

L’arrivo a Roma.

“Un sogno che si avvera, sono arrivato con entusiasmo e ho trovato una famiglia che mi ha accolto molto bene. Sono felice di essere qui”.

L’esordio in giallorosso.

“E’ stato il giorno dopo il mio arrivo, in Coppa Italia. E’ stata un’emozione grande perché non mi aspettavo di giocare subito. Vincemmo 2-0, il primo giorno non ero neanche convocato e la mattina dopo il mister mi dice che non dovevo allenarmi perché avrei giocato subito la sera in caso di transfert immediato. E così è stato”.

Contro la Fiorentina.

“Ero emozionato per il primo gol con la Roma ma mi emozionai di più per la qualificazione in Champions”.

La prima gara in Champions.

“Il sogno è diventato realtà, non potevamo iniziare meglio. Come prima esperienza non è andata male ma speriamo meglio quest’anno. Abbiamo un girone alla nostra portata, vogliamo passare e poi vediamo come va”.

Con De Rossi.

“E’ una persona stupenda, mi ha accolto bene e imparare dai grandi è sempre un piacere. E’ bello giocare con calciatori importanti, non avrei immaginato una persona così umile, la sua storia parla per sé. Pensavo di trovare un personaggio diverso, sono stato molto sorpreso. In campo siamo simili, è un vincente e le tensioni sono difficili da tenere sotto ontrollo. Sa di aver sbagliato in nazionale ma non si discute un gicoatore per un episodio. E’ una cosa passata”.

Pjanic e Strootman.

“Due grandi, peccato uno stia fuori da tanto perché è molto importante per noi, ci siamo sempre divertiti. Spero torni presto. Pjanic è una perosna importante, lo frequento spesso”.

Il gol con l’Udinese.

“Eravamo vicini al derby, era importante vincere. Alla fine abbiamo chiuso bene una stagione con alti e bassi, raggiungendo la Champions. Abbiamo dimostrato di essere la seconda miglior squadra”.

Con Florenzi.

“Un personaggio bello, divertente. Dopo aver vinto il derby era fuori di testa, è stata una gioia importante e una bella esperienza”.

Garcia.

“Una grande persona, un grande allenatore, importante perché il rapporto con un tecnico deve essere ottimo. Lo seguiamo, non è andata sempre bene ma quest’anno siamo consapevoli di poter fare cose belle”.

Pallotta.

“Avevamo scherzato e parlato della stagione, la sua visione del calcio è una cosa nuova, cerca di portare il modo americano da noi. E’ una bella cosa, quando lo vedo è un piacere parlarci e parlo inglese”.

Il Belgio.

“Dopo la mancata convocazione ai Mondiali ci sono state discussioni ma il campo parla sempre, ho dimostrato di meritare la nazionale e quest’anno ho giocato quasi sempre. E’ un onore giocarci, arrivarci con tanti giocatori forti è importante e bello rivederli”.

La cresta.

“E’ una cosa che avevo provato, mi è piaciuta e la tengo. Lo fanno tanti bambini, non lo posso più togliere…”.

La sorella.

“E’ una persona importante, abbiamo vissuto tante difficoltà. E’ venuta a vivere da me perché la vedevo in difficoltà dopo la morte di mia madre. Ma ora è matura e troverà la sua strada”.

La madre.

“A questa persona devo tutto, abbiamo avuto tante difficoltà ed è un peccato che non veda i miei momenti migliori”.

La moglie e la figlia.

“Con loro ho trovato tanta stabilità, le ringrazio ogni giorno”.

La figlia.

“E’ la mia più grande tifosa, ogni giorno vederla a casa è sempre bello. Mi dà serenità e delicità”.

Sabatini.

“Una persona che mi ha voluto tanto, mi vuole bene perché vuole il meglio. A volte faccio di testa mia, vuole che mi migliori”.

Il rinnovo.

“Ho firmato per 5 anni, era il momento più importante perché volevo restare qui. Sono contento che la società abbia creduto in me”.

Totti.

“E’ l’idolo di Roma, mettermi accanto a lui significa che tutti apprezzano quello che faccio. La cosa più importante è dare il massimo per la squadra”.

Indonesia.

“Da quando ho iniziato a giocare qui è cambiato tanto anche lì, sono diventato importante perché hanno trovato difficoltà nel calcio, sono stati anche cancellati dalla FIFA. Troveranno il modo di tornare”.

Fonte: Roma Tv

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