Domani alle 20:45 la Roma ospita i campioni d’Europa del Barcellona. Oggi in conferenza stampa ha parlato il tecnico Rudi Garcia e Daniele De Rossi.
Avrebbe preferito una squadra più abbordabile?
Garcia: “Sappiamo che il Barcellona è una squadra immensa. hanno vinto le prime 3 del loro campionato. E’ una delle migliori. Noi domani giocheremo con umiltà e ambizione. Vogliamo qualificarci e fare il nostro meglio nelle 6 partite”.
La partita con il Bayern vi ha destabilizzato lo scorso anno. Questa partita serve anche a voi per capire a che punto state?
De Rossi: “La partita col Bayern è stata particolare e irripetibile. Il Barcellona è simile. Domani giocheremo una partita imporante e non decisiva. La partita non influirà sul nostro rendimento”.
Ha in mente di cambiare modulo contro il Barcellona? Vedremo una Roma diversa?
Garcia: “Se lo dico non è più una sorpresa. I giocatori sono pronti mentalmente. Abbiamo una rosa di qualità, ma saremo umili. I giocatori sono pronti per usare più di un modulo. Ovviamente abbiamo non solo un piano, ma almeno due. Il nostro obiettivo è fare risultato”.
Come si può fermare Messi?
De Rossi: “E’ una squadra particolare perché oltre a essere la squadra più forte del mondo, ma ha anche il giocatore più forte del mondo. Il discorso non è fermare Messi, Iniesta o Neymar, ma fare una grande partita di sacrificio. messi almeno un giocatore lo salta, wuindi dovremmo stare tutti concentrati”.
Che giocatore è Salah?
Garcia: “Mohamed è un ottimo giocatore. Non è con noi da tanto tempo, ma sta imparando. E’ molto veloce e nel calcio moderno è importante per fare la differenza”.
Quanto pesa assenza di Pjanic domani?
Garcia: “Ho una rosa ampia, ma non faccio caso prima della partita delle assenze. Lavoro con i giocatori presenti. Sono vicino agli infortunati, ma quando non possono giocare non c’è da lamentarsi”.
Ha pensato a un piano anti Messi?
Garcia: “Sono d’accordo con Daniele, le cose si risolvono sul piano collettivo. Non c’è un piano contro ciascun giocatore. Non difenderemo soltanto, ma cercheremo anche di metterli in difficioltà. Per Messi non esistono abbastanza aggettivi. E’ uno dei migliori se non il migliore”.
Le piace fare possesso palla. Il Barcellona gioca un po’ più in contropiede quest’anno. Come giocherete?
Garcia: “Il Barcellona è una squadra di possesso con molta velocità in avanti per colpire anche nelle ripartenze. Dovremmo difendere e uscire. L’obiettivo è fare un risultato. non intendiamo lasciare il campo tutta la partita la Barcellona. Dobbiamo essere bravi a uscire dal loro pressing. La grande qualità di questa squadra è andare a lottare sulla palla quando la perdono”.
Hai definito in passato Luis Enrique il tuo migliore allenatore. Cosa non è andato con lui qui a Roma? Colpa dell’ambiente?
De Rossi: “Innanzitutto è lui che si è dimesso. E’ stata una stagione particolare. Fortunatamente altrove è riuscito a dimostrare che non era una scemo come lo avete ritratto. E’ una brava persona, lui e il suo staff, sono contento che si stiano togliendo qualche soddisfazione. A parte domani sera faccio sempre lui tifo per loro”.
Hai sempre citato Gerrard e Lampard come modelli, adesso ti rivedi un po’ in Mascherano, dato che anche lui è sceso in difesa?
De Rossi: “Lippi mi paragonò a loro due, e poi abbiamo sempre parlato di loro. Ma anche il Barcellona ha grandi centrocampisti. mascherano sta facendo il percorso che potrei fare io. Sarebbe una gran cosa vincere quello che ha vinto lui. io mi sto spostando per necessità della quadra, quando riesco a farlo bene come contro la Juventus il primo contento sono io”.
Un pensiero su quello che sta succedendo in Curva Sud, la protesta silenziosa. Un appello ai tifosi?
De Rossi: “Sto cercando di capire sulla barriera, sulla protesta. Prima di parlare voglio informarmi bene. Quando una protesta è così civile deve continuare. Non c’è bisogno che faccia proclami. Naturalmente a noi fa comodo uno stadio pieno di bandiere e cori, ma anche contro la Juventus non hanno cantato ma abbiamo vinto lo stesso. Quindi quando un cittadino fa una protesta civile è giusto che continui”.
Durante le prime tre partite del campionato ha cambiato tre uomini accanto a Manolas. C’è un problema nella difesa? Come sta Castan?
“Rudiger è arrivato infortunato. Doveva prima guarire e poi fare una preparazione, cosa che sta facendo. Gli ho dato tepmo di gioco a Frosinone. castan non ha giocato un anno intero ed è tanto. Abbiamo approfittato della sosta per allenarsi. Al momento non è al 100%, ma è carico come un leone, è una grande persona ma lo devo gestire. Sta migliorando. Anche Daniele può darci una mano e lo abbiamo visto contro la Juventus”.
Ultima partita internazionale con l’Italia 1 gol e 1 espulsione, ma hanno parlato solo del cartellino rosso. Ti dà fastidio l’etichetta di giocatore indisciplinato?
“Ho letto anche statistiche interessanti, quanti cartellini ho preso. Quando vieni espulso per un fallo di reazione è normale che ne parlino, il fastidio te lo tieni perché hai fatto un errore, ci convivi e cerchi di non farlo più. Sono tante le partite che non ho finito espulso ed è la normalità e non voglio una medaglia. Quando ho fatto degli errori sono stati anche forti come immagini, non me la posso prendere con nessuno. Poi c’è chi lo vuole raccontare in una maniera, chi in un altra. A 32 anni conosco abbastanza bene il gioco delle parti”.
Redazione GazzettaGiallorossa.it