(G. Piacentini) – «De Rossi scherza dicendo che la Roma ha in casa il difensore centrale per i prossimi anni, perché si diverte a giocare in quella posizione. È un’opportunità tattica in più, la Roma deve avere quattro centrali difensivi, più Capradossi, e il pacchetto è stato completato”. Parola del d.g. Mauro Baldissoni, a margine della conferenza stampa di presentazione di Antonio Rudiger. Il dibattito, però, è aperto, soprattutto alla luce della bella prestazione di De Rossi nella gara contro la Juventus.
Una scelta dettata dall’emergenza – Rudiger era ancora infortunato, per Gyomber sarebbe stato l’esordio assoluto e Castan a Verona ha mostrato di essere in evidente ritardo dal punto di vista fisico – ma che può diventare una risorsa.
Se è vero, infatti, che senza De Rossi a centrocampo la squadra perde qualcosa dal punto di vista della protezione, è altrettanto vero che Daniele al centro della difesa va a colmare una delle lacune più evidenti della passata stagione: quella cioè di non avere un centrale in grado di far ripartire l’azione. Con De Rossi (e con la presenza di Szczesny che con i piedi è superiore a De Sanctis) il problema sarebbe risolto. I più romantici immaginano per lui un finale di carriera alla Di Bartolomei, e la coppia con Manolas può ricordare per caratteristiche quella che il capitano del secondo scudetto formava con Pietro Vierchowod.
Senza andare troppo indietro nel tempo, però, lo stesso percorso a ritroso lo hanno fatto altri grandi centrocampisti, che si sono trasformati in difensori: da Mascherano, l’esempio più recente, a Matthias Sammer, che da libero vinse addirittura il Pallone d’Oro, passando per Lothar Matthäus e Sinisa Mihajlovic, che vide la sua carriera decollare quando Eriksson lo trasformò in centrale. La storia del calcio, insomma, è piena di trasformazioni riuscite e di carriere allungate o rivitalizzate. Ora tocca a Rudi Garcia decidere se continuare su questa strada o se tornare a soluzioni più «normali». Da questo punto di vista la sua scelta alla ripresa del campionato per la gara col Frosinone sarà facilitata dal pieno recupero di Antonio Rudiger. «Tutto procede per il meglio – le parole del tedesco – ma ovviamente deciderà l’allenatore, io posso solo dire che se scenderò in campo farò del mio meglio. Benatia? Ha dato un grande contributo, ma io ho la mia personalità”. In Germania si parla di lui come di un futuro grande difensore, e il c.t. Joachim Loew lo tiene in grande considerazione.
«Ho parlato anche con lui di questo trasferimento, Loew ama il modo di giocare della Roma e il modo di fare pressing – ha concluso Rudiger – Io sono un difensore centrale ma posso giocare anche a destra. Dal punto di vista caratteriale sono cresciuto: quando ero più giovane ho preso qualche cartellino di troppo, ma col tempo si cresce e si migliora. Io ho scelto la Roma perché voglio vincere e migliorare, e qui ho la possibilità di farlo».