(R. Frignani) – La sorpresa è arrivata giorni fa con una convocazione al commissariato Prati, competente per l’ordine pubblico all’Olimpico. A rendere nota la vicenda è stato ieri Lorenzo Contucci, spesso avvocato di ultrà arrestati: su Facebook il legale ha postato il verbale di un tifoso «riconosciuto – si legge nel documento – dal sistema di telecamere in uso nell’impianto sportivo non occupare il proprio posto assegnato all’interno del settore curva Sud».
Fra i 42 romanisti ci sono, spiegano dalla Questura, personaggi conosciuti per episodi di violenza allo stadio e quindi riconoscibili dai filmati e altri invece identificati dal sistema elettronico ai tornelli: filmati all’ingresso dell’Olimpico, sono stati praticamente pedinati fino al posto a sedere. La polizia ha anticipato che questo genere di provvedimenti saranno presi in futuro e riguarderanno anche la curva Nord laziale. Per gli investigatori si tratta di un deterrente e uno strumento affinché le forze dell’ordine sappiano in tempo reale chi occupa le curve, da dopodomani divise in due da barriere rimovibili. Le multe per chi cambia posto allo stadio erano previste fin dal 2007 e sono contenute nel Regolamento d’uso dell’Olimpico collegato al decreto legge numero 28 del 24 febbraio 2003 sulle disposizioni urgenti contro la violenza in occasione di competizioni sportive. Ma fino a oggi la sanzione non era mai stata applicata, anche se adesso si prevede una sequela di ricorsi. «Cari tifosi della Roma, sappiamo bene che in curva Sud ci sono dei forsennati che non rispettano il posto assegnato e che seguono la partita in piedi, addirittura facendo il tifo, come fossero allo stadio», ha scritto ironicamente su Fb l’avvocato Contucci, che ha rivelato come per i multati «alla seconda violazione nella stessa stagione sportiva scatterà il daspo da 1 a 3 anni». Quindi l’appello: «Sin dalla prossima partita suggerisco di subissare gli steward in curva Sud chiedendo a ciascuno di loro in quale punto si trova il vostro posto, lamentando – se del caso – che il seggiolino è sporco ovvero che un energumeno proprio non vuol saperne di andarsene, chiedendo altresì di verbalizzare il tutto qualora doveste essere multati dai solerti tutori dell’ordine».