(G. Piacentini) – Fino allo scorso anno etichettare la sfida di questa sera sarebbe stato fin troppo facile, e “Totti contro Messi” sarebbe stato il titolo più usato. Stavolta non sarà così: il capitano romanista è il grande assente non perché non sia stato convocato, ma perché il suo nome nella conferenza stampa della vigilia non è stato mai pronunciato. Né da Rudi Garcia, né da chi gli ha rivolto le domande, e la stessa presenza di De Rossi al fianco dell’allenatore è un segnale inequivocabile. E anche se l’Atac ha deciso di rendergli omaggio con un biglietto per il bus celebrativo (saranno messi in commercio 500mila pezzi che lo ritraggono in varie pose) in occasione del suo trentanovesimo compleanno, il 27 settembre, stasera Totti la super sfida con il Barça la vedrà, almeno inizialmente, dalla panchina.
A prendersi la Roma sulle spalle dovrà essere Edin Dzeko, acquistato proprio per questo motivo. Secondo James Pallotta, intervistato dalla Associated Press, il bosniaco sarà “la chiave” per vincere lo scudetto: “E’ il centravanti che mancava alla Roma da 10-12 anni. Abbiamo un fenomeno come Totti, ma avere un grande centravanti è diverso. Il capitano è in gran forma e speriamo che possa restare con noi per il resto della sua vita. Non ci ha mai detto che vuole fare l’allenatore, e probabilmente non sarebbe un passaggio facile”.