«Sono stato pagato per un lavoro che ho svolto»: così il n.1 dell’Uefa, Michel Platini, in una dichiarazione in merito all’inchiesta sulla Fifa che vede indagato il presidente Blatter. «Mi è stato chiesto di fornire informazioni utili alle indagini: ho chiarito tutto e resto disponibile a collaborare in qualsiasi momento con le autorità».
«Per quanto riguarda il pagamento effettuato a mio favore, desidero chiarire che tale importo mi è stato versato per il lavoro che ho svolto a livello contrattuale per la Fifa e sono soddisfatto di avere potuto chiare questo punto con le autorità».si legge nella nota del numero 1 dell’Uefa pubblicato in risposta alle inotizie che lo tirano in ballo nel caso di Joseph Blatter. Il numero uno dimissionario della Fifa, indagato in Svizzera, è fra l’altro sospettato dalle autorità elvetiche di «aver pagato in modo fraudolento 2 milioni di franchi svizzeri» a Platini nel febbraio 2011. Platini è stato ascoltato oggi dagli uomini della procura generale svizzera come persona informata sui fatti.
«Oggi mi è stato chiesto dalle autorità svizzere di fornire informazioni relative all’inchiesta in corso sulla Fifa», spiega Platini nel comunicato. «Io sono sempre stato pronto ad aiutare gli organismi e le autorità competenti nel loro lavoro di indagine e quindi ho pienamente collaborato», sottolinea il presidente Uefa. «Per quanto riguarda il pagamento effettuato a mio favore, desidero precisare che tale importo mi è stato versato per il lavoro che ho svolto a livello contrattuale per la Fifa e sono soddisfatto di aver potuto chiarire questo punto con le autorità – dice ancora il francese -. Oggi ho anche chiarito alle autorità svizzere che vivendo in Svizzera sono disponibile a parlare con loro in ogni momento per chiarire qualsiasi questione relativa alle indagini».