Garcia e la Champions: feeling mai scoccato. I numeri del francese nella massima competizione europea sono impetuosi e costringono a profonde riflessioni. Facendo un salto indietro nel tempo, l’allenatore della Roma non ha mai fatto mistero della sua ambizione di “partecipare al torneo con l’obiettivo minimo di passare il turno”. I precedenti a Lille, non positivi, vuoi per colpa della rosa ristretta, vuoi per la poca maturità della squadra, fanno il paio con quelli a Roma dove i risultati, con giocatori sicuramente di caratura superiore, non sono poi cambiati così tanto.
La prima partecipazione di Garcia in UCL risale al 2011-2012. La squadra campione di Francia viene inserita nel girone B con l’Inter campione in carica, il CSKA Mosca e i turchi del Trabzonspor. Il bilancio non è positivo con il LOSC che si piazza ultimo con sei punti maturati da sola vittoria (0-1 contro il CSKA a Mosca), tre i pareggi, contro i russi in casa e doppio contro i turchi e doppia sconfitta con l’Inter.
Non cambia di tanto la musica il secondo anno. Reduce dai preliminari contro il Coopenaghen (0-1 per i danesi all’andata e 2-0 al ritorno in Francia), gli uomini di Garcia, inseriti nel girone F con Bayern, Valencia e BATE, si confermano ultimi nel girone con 3 punti. Solo una vittoria, contro il BATE a Borisov, e tutte sconfitte con il pesante 6-1 dell’Allianz Arena.
L?arrivo a Roma apre per il tecnico transalpino nuovi orizzonti. Giocatori di caratura internazionale ed i tanto sperati investimenti. Tuttavia anche qui, complice anche un girone di ferro, la sua squadra non va oltre il terzo posto, riuscendo comunque a giocarsi fino all’ultima mezzora dell’ultima partita il passaggio del turno contro il più quotato City, fermato il casa all’andata per 1-1. Per il resto, comunque, risultati deludenti. Dopo l’iniziale e roboante 5-1 contro il CSKA nella prima giornata, arriva la doppia sconfitta contro il Bayern (1-7 e 2-0), il pareggio a Mosca allo scadere e la sconfitta i casa contro gli uomini di Pellegrini che sancisce l’eliminazione e la “retrocessione” in EL. Questa stagione europea si è aperta con l’emozionante pareggio casalingo contro il Barca. Ma l’entusiasmo è durato poco: 3-0 dopo mezzora contro il BATE per il 3-2 finale.
2011-2012 (1 vittoria, 3 pareggi, 2 sconfitte)
1ª giornata
Lilla 2-2 CSKA Mosca
2ª giornata
Trabzonspor 1-1 Lilla
3ª giornata
Lilla 0-1 Inter
4ª giornata
Inter 2-1 Lilla
5ª giornata
CSKA Mosca 0-2 Lilla
6ª giornata
Lilla 0-0 Trabzonspor
2012-2013 (1 vittoria, 5 sconfitte)
1ª giornata
Lilla 1-3 BATE
2ª giornata
Valencia 2-0 Lilla
3ª giornata
Lilla 0-1 Bayern Monaco
4ª giornata
Bayern Monaco 6–1 Lilla
5ª giornata
BATE 0-2 Lilla
6ª giornata
Lilla 0-1 Valencia
2014-2015 (1 vittoria, 2 pareggi, 3 sconfitte)
1ª giornata
Roma 5–1 CSKA Mosca
2ª giornata
Manchester City 1–1 Roma
3ª giornata
Roma 1–7 Bayern Monaco
4ª giornata
Bayern Monaco 2–0 Roma
5ª giornata
CSKA Mosca 1–1 Roma
6ª giornata
Roma 0–2 Manchester City
2015-2016 (1p,1s)
Roma-Barcellona 1-1
BATE-Roma 3-2
I numeri sono impetuosi e non mentono mai. Se le statistiche hanno il compito di tracciare un bilancio, quello di Garcia in Champions League è sicuramente insufficiente. Come canta qualcuno “ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati” e forse il viaggio del francese di Nemours con la Roma è veramente arrivato al capolinea.
Giovanni Parisi