(U. Trani) – «Il nuovo ruolo mi piace tanto, ci sto lavorando da un paio di mesi. Me lo ha cucito addosso Garcia. Spero di dare il mio contributo anche in nazionale: Conte, comunque, può farmi giocare dove vuole, per me non è un problema». Florenzi non si fa trovare impreparato. A parole e nei fatti. Nella Roma è ormai terzino destro, avendo lasciato ad altri la posizione di esterno offensivo nel tridente. Ha accettato, anche per restare nel giro azzurro. Ma, come dice Conte, Alessandro deve migliorare in fase difensiva: «È vero e cresco giorno dopo giorno. Ma quando cominci da zero è più facile far progressi con l’aiuto dei compagni e dell’allenatore. L’anno scorso Balzaretti mi è stato di grande aiuto».
NUOVO PERCORSO – Florenzi nasce centrocampista, anche se a Crotone, allenatore Menichini, fece la prima esperienza da terzino: «Non significa fare un passo indietro. Io attacco e che non ho l’uomo addosso e per me è più facile. Sono abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno». Anche perché prima o poi Conte chiamerà solo chi gioca nel proprio club. Il ct ha già avvisato il gruppo che è qui con lui a Coverciano: «Certo, è un aspetto importante che riguarda tutti noi. Dovremo cercare di fare il meglio durante gli allenamenti ed essere sempre pronti». Quando Garcia scelse di utilizzarlo come ala, Prandelli lo escluse da Brasile 2014: «Quello è un cassetto che si è chiuso, anche se il mondiale rimane un mio sogno. La maglia azzurra ti da’ cose che non ti da’ la maglia del club, è la tua nazione e devi difendere quei colori». E Conte, in questo senso, trasmette qualcosa di speciale ai giocatori: «È un grande lavoratore, attentissimo ai particolari e ci da’ forti motivazioni». Basta pensare ai comandamenti appesi alle pareti della sala ristorante: «Dobbiamo seguire quello che ci dice chi ne sa più di noi perché dobbiamo migliorare le nostre prestazioni in campo. Se ti nutri bene riesci ad avere più energie in campo e le prestazioni migliorano».
CANDIDATA FORTE – Il mercato estivo e il successo nello scontro diretto stanno facendo lievitare le ambizioni della Roma. Florenzi non si nasconde: «Noi quest’anno ci siamo messi a posto, tenendo i giocatori forti, da Nainggolan a Pjanic, e aggiungendo un top player come Dzeko». Elogia anche l’Inter per le ultime operazioni. «Ora bisogna vedere se Mancini riuscirà a mettere insieme i giocatori e a dare fastidio a noi, alla Juve e al Milan». Non snobba certo i bianconeri che hanno perso contemporaneamente Pirlo, Vidal e Tevez: «È difficile rinunciare a certi campioni, ma la Juve ne ha tanti altri. È un grande gruppo e per noi sarà difficile, ma ci proveremo». Lui e De Rossi sono venuti direttamente dall’Olimpico e insieme ai 5 azzurri della Juve. Tutto tranquillo con Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Zaza: «Finita la partita eravamo già concentrati sulla nazionale. Clima amichevole, quindi, e non teso». Totti, nelle prime 2 gare del torneo, è rimasto in panchina: «Francesco è un’icona e ci darà una mano durante l’anno. Comunque sta vivendo questo momento tranquillamente. Mi viene in mente, stando accanto a lui, uno dei grandi sogni che ho realizzato. Da piccolo ho visto giocare tante bandiere della Roma, da Totti a De Rossi: all’inizio li consideravo inavvicinabili…».